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Giornate Fai 2019: gli 8 tesori da non perdere in provincia di Ravenna

Dal palazzo in cui abitò lord Byron allo studiolo dove lavorava il letterato Dionigi Strocchi, passando per uno storico edificio di Russi che nascose diversi rivoluzionari in epoca risorgimentale. Si alza il sipario sulla 27^ edizione delle Giornate Fai di Primavera: sabato 23 e domenica 24 marzo 2019 sarà possibile scoprire 1.100 luoghi straordinari di tutta Italia in un weekend dedicato al patrimonio culturale da scoprire e proteggere insieme al Fondo Ambiente italiano. Una grande festa dei beni culturali aperta a tutti e alla quale in 26 anni di storia hanno partecipato più di 10 milioni di italiani. Le Giornate Fai di Primavera coinvolgono ogni anno oltre 40mila Apprendisti Ciceroni, studenti delle scuole secondarie di I e II grado che accompagnano nelle visite dei luoghi aperti.

Anche da Piacenza e Rimini sono tantissimi i luoghi aperti in Emilia-Romagna. In particolare, ecco un focus dedicato agli otto siti aperti e visibili – in via del tutto eccezionale per le Giornate Fai 2019 – nella provincia di Ravenna.

Giornate Fai 2019: ecco i luoghi da visitare in provincia di Ravenna

Natura, storia, cultura: ecco il menu offerto ai visitatori dalla provincia di Ravenna per le Giornate Fai 2019. Dal fascino tuttora intatto del Molino Scodellino all’industria che si fa archeologia con il Magazzino del Sale di Cervia. E poi ancora, Faenza propone una visita straordinaria a una delle sale più suggestive della Biblioteca Manfrediana e allo studiolo, dipinto da Felice Giani, di Dionigi Strocchi. Lugo propone un percorso naturale al Ponte delle Lavandaie, Ravenna apre le porte di una delle sue chiese più antiche e di palazzo Guiccioli (visita disponibile solo venerdì, ndr) che ospitò celebrità da tutta Europa. Infine Russi ci accompagna in un viaggio dal Seicento all’ epoca risorgimentale, quando Palazzo San Giacomo diventò nascondiglio dei rivoluzionari e sede di riunioni clandestine.

Castel Bolognese – Molino Scodellino

Il Molino Scodellino, costruito sul finire del trecento contemporaneamente al canale dei Mulini è uno degli esempi meglio conservati della architettura tipica, ma anche della dotazione tecnologica che a quei tempi permetteva di utilizzare la forza motrice dell’acqua per macinare le granaglie. Visitare il Mulino Scodellino oggi perfettamente funzionante (per merito degli “Amici del Mulino”) è come fare un viaggio nel mondo dei nostri nonni e nel loro modo di vivere; l’ambiente suggestivo, l’emozione di portarsi a casa un sacchetto di farina. E scoprire, accompagnati dagli “Amici del Senio” l’antichissima diga a Tebano da dove nasce il Canale dei Mulini. Nelle giornate Fai di Primavera si seguirà l’acqua con percorsi nell’ambiente naturale lungo il Canale dei Mulini verso Lugo, Fusignano e oltre.

Orario; sabato: 9.30-12.30 / 14.30 – 17.30 (ultimo ingresso 17); domenica: 9:30-12:30 / 14:30-17:30 (ultimo ingresso 17). Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del liceo di Lugo e del polo tecnico professionale di Lugo; Associazione Amici del mulino Scodellino, Amici del Senio; Volontari Fai.

Cervia – Magazzino del sale Darsena

cervia magazzino darsena

Affacciati sul canale, i due Magazzini del Sale (Torre e Darsena), edifici imponenti di archeologia industriale legati alla tradizione del sale, rappresentano oggi una cornice molto suggestiva ed evocativa per esposizioni, mostre e spettacoli. Il Magazzino Torre, adiacente alla Torre San Michele, risale al 1691, costruito per volontà del Tesoriere di Romagna Michelangelo Maffei, allo scopo di assicurare lo stivaggio del sale prodotto nelle saline cervesi. L’edificio, lungo 80 metri e largo 26 metri, di forma rettangolare diviso in sei campate, poteva contenere fino a 130mila quintali di sale. Nel 1712 venne costruito, dalla parte opposta del canale, il Magazzino Darsena, destinato allo stivaggio del sale dopo una prima pulitura e asciugatura che avveniva nel Magazzino Torre. Il sale veniva sottoposto poi alla pesatura e al confezionamento in sacchi per la vendita. Il sale giungeva ai magazzini grazie alle burchielle che viaggiavano lungo il canale che ancora collega le salina al canale.

Orario; sabato 15-18; domenica: 10-12 / 15-18. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni Ipseoa di Cervia.

Faenza – Sala del Settecento

sala settecento biblioteca

Fra gli ambienti di maggior pregio della Biblioteca Comunale Manfrediana, situata nell’ex convento dei Servi di Maria del XIV secolo, vi è la Sala del Settecento, ambiente affascinante, normalmente non accessibile al pubblico il cui nome deriva dalle antiche scaffalature lignee settecentesche eseguite per conservare l’Archivio notarile del Mandamento di Faenza. Per le Giornate Fai di Primavera verrà inoltre allestita una piccola mostra di testi di botanica del Settecento.

Orario; sabato: 10-12:30 / 15-18 (ultimo ingresso 17:30); domenica: 10-12:30 / 15-18 (ultimo ingresso 17:30). Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni liceo “Torricelli – Ballardini”, I.P. “Persolino – Strocchi”, I.T.C. “Oriani”.

Faenza – Studiolo di Dionigi Strocchi a Palazzo Archi

palazzo archi studiolo Strocchi

La visita al piccolo e raffinato studiolo del colto letterato Dionigi Strocchi, impreziosito dalle raffigurazioni degli Inni di Callimaco eseguiti da Felice Giani, sarà accompagnata da un’interpretazione musicale e danzata del ciclo pittorico del gruppo musicale Cavaleon di Millano e della compagnia Iris di Faenza. Cavaleon è un gruppo di quattro artisti, tra cui il polistrumentista e cantautore Leo Einaudi, la cantautrice Giulia Vallisari, il musicista elettronico Federico Cerati e il batterista Agostino Ghetti. Le tracce minimali ed evocative sono strutturate dal contrasto della voce ruvida di Einaudi ed eterea di Vallisari. La compagnia Iris si occupa di formazione e produzione di teatrodanza, antropologia, educazione e cura attraverso il movimento. Fondatrici del progetto sono le due ballerine Valentina Caggio e Paola Ponti, entrambe coreografe ed insegnanti con esperienze nazionali ed internazionali.

Orario; sabato: 10-12:30 / 15-18 (ultimo ingresso 17:30); domenica: 10-12:30 / 15-18 (ultimo ingresso 17:30). Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni liceo “Torricelli – Ballardini”, I.P. “Persolino – Strocchi”, I.T.C. “Oriani”. Note: L’intervento musicato e danzato è previsto solo il pomeriggio.

Lugo – Ponte delle Lavandaie

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Il Canale dei Mulini: corridoio naturalistico-ecologico che, insieme alle zone e ai parchi associati, oggi fa parte di un’area importante di riequilibrio ecologico. Per le Giornate Fai di Primavera sarà organizzato un percorso che avrà inizio dal Parco urbano del Loto, giungerà attraverso l’area del Mulino di Figna, oggi scomparso, fino ad arrivare nell’ immediata periferia cittadina, in un tratto molto suggestivo per la presenza di vegetazione rigogliosa, per poi concludersi presso il Ponte delle Lavandaie. Costruito nel 1600, il ponte è costituito da gradoni tuttora conservati che degradano fino all’acqua che furono utilizzati fino agli anni ‘50 del Novecento dalle lavandaie. Lungo il canale ancora il bacino di laminazione del canale Brignani/parco Golfera: importante opera per la difesa idro-geologica ed area di rinaturalizzazione.

Orario; sabato: 9:30-12:30 / 14:30-17:30 (ultimo ingresso 17); domenica: 9:30-12:30 / 14:30-17:30 (ultimo ingresso 17). Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del liceo di Lugo e del polo tecnico Professionale di Lugo. Collaborazione e accompagnamento dell’associazione Nordic Walking Bassa Romagna. Collaborazione della Associazione Storia e Memoria della Bassa Romagna.

Ravenna – Chiesa dello Spirito Santo

La chiesa dello Spirito Santo, antica cattedrale del culto ariano fatta erigere ai primi del VI secolo da Teodorico, era originariamente dedicata alla Hagìa Anastasis ovvero alla risurrezione del Signore. Secondo una nota leggenda, nella chiesa dello Spirito Santo, ora affidata alla comunità romena ortodossa, avvenne il miracolo dei vescovi colombini: lo Spirito Santo sotto forma di colomba si posò sul capo del designato a succedere al proto-vescovo Apollinare. A pianta longitudinale, divisa in tre navate, con abside semicircolare, antistante un portico cinquecentesco, la chiesa, accanto cui sorge il Battistero, fu fatta realizzare dal re Teodorico e compare nella raffigurazione della città nel mosaico di Sant’Apollinare nuovo.

Orario; domenica: 14:30-17 (ultimo ingresso 16:30).

Ravenna – Palazzo Guiccioli

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Costruito alla fine del 1600 dagli Osio (lombardi), agli inizi dell’Ottocento fu acquistato dal conte Alessandro Guiccioli, uomo di rilievo nella vita economica e politica della Ravenna napoleonica. In occasione del suo matrimonio con Teresa Gamba, fece dipingere pareti e soffitti del piano nobile, in linea con quanto Felice Giani e la sua scuola andavano facendo in molti palazzi romagnoli. Divenuto uno dei più eleganti palazzi della città, vi abitò G. Byron che trascorse con Teresa Gamba Guiccioli gli anni più felici e produttivi sul piano letterario della sua breve e leggendaria vita. Qui, protagonisti Lord Byron con Ruggero e Pietro Gamba, avvennero le prime cospirazioni politiche che portarono ai moti carbonari del 1820-21. Il palazzo fu abitato anche da Luigi Carlo Farini, tra gli artefici del Risorgimento italiano. Oggi di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, grazie a un intervento di restauro appena concluso, ospiterà un nuovo museo cittadino.

Orario; venerdì: 16:30-18:30. Note: Questo orario di apertura è esclusivo per i prenotati, non sarà possibile accedere senza prenotazione alla mail di delegazione (75 posti disponibili). Note prenotazione: solo esclusivamente attraverso mail di delegazione. Evento esclusivo per iscritti Fai in possesso di tessera valida. Mail: ravenna@delegazionefai.fondoambiente.it.

Russi – Palazzo San Giacomo

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Nel 1664 il conte Guido Carlo Rasponi, fratello minore del cardinale Cesare Rasponi, acquistò la tenuta di Raffanara, sita nella campagna ravennate con l’antica chiesa dedicata a S. Giacomo e le rovine di un castello su cui fece costruire la sua residenza estiva. Rimase di proprietà Rasponi fino alla fine dell’Ottocento e, poiché abitata solo in estate, in epoca risorgimentale diventò nascondiglio dei rivoluzionari e sede di riunioni clandestine. Nel 1947 la proprietà passò alla diocesi di Faenza e negli anni successivi fu derubata di tutti gli arredi e le suppellettili. Dal 1975 il proprietario è il Comune di Russi.

Orario; sabato: 14-18; domenica 10-13 / 14-18 (ultimo ingresso 16:30). Visita a cura della Pro Loco di Russi e Apprendisti Ciceroni.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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