Nasce l’Arena Europa, a Sant’Antonino un programma cinematografico estivo per bambini e famiglie
Lo scorso 11 giugno ha ufficialmente inaugurato l’Arena Europa, uno spazio all’interno del complesso Sant’Antonino che possa generare intrattenimento e riflessione tramite l’arte del cinema.
Dal dopoguerra ad oggi, la storia di un’idea che oggi diventa realtà
“L’Arena Europa è nella nostra mente da qualche anno” ci racconta Don Marco Ferrini, parroco di Sant’Antonino e uno degli ideatori dell’iniziativa “Lo spunto nasce dai racconti dei borghigiani più anziani che, fra i tanti ricordi relativi alla storia della parrocchia di S. Antonino, spesso torna alla memoria quelli legati al parroco don Eugenio Ceroni che, arrivato in Borgo nel 1946 in pieno periodo di ricostruzione, si rimboccò le maniche in prima persona costruendo, insieme ai suoi parrocchiani, un teatro (ndr. l’attuale Teatro-Cinema Europa) che sorse sulle macerie dell’antico coro del Monastero della SS.ma Trinità, poi divenuto sede della parrocchia di S. Antonino. In quello stesso periodo l’allora cappellano don Alberto Zauli (“don Berto”) iniziò a fare anche il cinema all’aperto e si adoperò in prima persona per realizzare le proiezioni. Ieri come oggi: l’Arena Europa è stata costruita nello stesso punto, la cabina di proiezione è la medesima per il cinema interno e l’arena estiva: basta girare di 180° il proiettore e la magia del cinema esce all’esterno.”
Un’offerta di proiezioni per famiglie, ragazzi e bambini spesso carente in città nei mesi estivi
L’idea di creare un ulteriore spazio per la visione di film all’aperto in una città con già parecchi luoghi di questo genere può sembrare ridondante, ma l’obiettivo dei promotori è molto chiaro: “Vogliamo ampliare l’offerta di spettacoli di intrattenimento e di riflessione per alcuni target: anzitutto quello dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie. Viviamo in una città tutt’altro che povera d’iniziative; tuttavia l’offerta cinematografica per questa porzione di pubblico è piuttosto carente durante il periodo estivo.” Continua Don Marco: “La peculiarità di creare un esercizio cinematografico all’interno del cortile di una parrocchia, con tutto il significato simbolico e pratico che questo comporta, è la voglia di creare, in maniera un po’ sperimentale per questa prima edizione dell’Arena Europa, iniziative complementari alle proiezioni: giochi per i bambini, laboratori di animazione teatrale introduttivi alle proiezioni, presentazione di libri, aperitivi rivolti ai giovani, momenti di cineforum e incontri con gli autori, interazione tra cinema e musica dal vivo…”
Con il Crowdfunding una maniera efficace per lo sviluppo di un progetto comunitario
Una parte importante è stata giocata anche dal Crowdfunding su IdeaGinger – ancora attivo per chi vuole contribuire direttamente al progetto Arena Europa – che si è rivelato utile sopra ogni attesa e ha portato molti donatori a divenire co-protagonisti del progetto: “Il momento dell’inaugurazione molto partecipato nei numeri e nelle emozioni, ” racconta Don Marco “ ci ha dato l’evidenza del grande sostegno che i parrocchiani e i non-parrocchiani ci hanno voluto dare. Siamo molto riconoscenti per questa partecipazione che dà un’ulteriore spinta alla nostra fiducia nel lavoro di squadra e nell’obiettivo di perseguire un ideale di “comunità” in tempi che sono così spesso caratterizzati dalla sfiducia nel prossimo, dalla fragilità delle relazioni, dalla disgregazione sociale.”
L’Arena Europa, costruita all’interno di un progetto di riqualificazione più ampio del complesso parrocchiale che ha coinvolto tutto il cortile interno (campo da calcio, impiantistica, fognatore..), è un progetto reso possibile anzitutto dalla disponibilità e dalla competenza di persone che vi hanno dedicato gran quantità del loro tempo e delle loro risorse. In parallelo è stata avviata una collaborazione col Centro per le famiglie dell’Unione dei Comuni, ASP e la referente per le case ACER del Comuni di Faenza per dare al progetto dell’Arena Europa una spinta verso l’inclusione sociale di nuclei famigliari più fragili.
Info e programmazione su www.cinemaeuropa.it
Francesco Ghini
Foto: Andrea Gonelli