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Wilma Fatima Matsombe vince il Pavone d’Oro 2018

Una voce poliedrica e trascinante, che ha conquistato tutto il pubblico del teatro Masini di Faenza. A vincere la 38^ edizione del Pavone d’Oro è Wilma Fatima Matsombe, che con la sua interpretazione di “Four Five Seconds” di Rihanna ha ottenuto il primo premio della manifestazione canora ideata da don Italo Cavagnini dedicata ai giovani. La finale del Pavone d’Oro 2018 è stata di alto livello e ha visto esibirsi venti cantanti molto preparati. A Wilma Fatima Matsombe è andato il tradizionale piatto in ceramica realizzato quest’anno da Goffredo Gaeta. Aldilà della vittoria, il Pavone d’Oro rimane un evento che vuole mettere al centro il canto non come competizione ma come gioco e come strumento per crescere e regalare emozioni. Nel corso della premiazione, il vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana, Mario Toso, ha ricordato come «il canto sia fondamentale per l’educazione dei giovani e capace di allietare la vita di tutti i giorni». Anche don Marco Ferrini, presidente dell’associazione Pavone d’Oro, ha ribadito come sia bello vedere i partecipanti vivere la manifestazione in amicizia, incoraggiandosi l’un con l’altro. Ed è questo lo spirito grazie al quale il Pavone d’Oro continua ogni anno il suo percorso.

Wilma Fatima Matsombe: live audio della serata finale al Masini:

Nel 2019 si festeggiano i 50 anni di Pavone d’Oro

Il Pavone D’Oro è nato da un’idea di don Italo Cavagnini, sacerdote di Faenza, noto per la sua passione per la musica e per la sua dedizione al mondo giovanile. Nel lontano 1969 don Italo volle organizzare uno spettacolo musicale, da svolgersi nel periodo di carnevale, per i giovani del comune di Faenza. Nacque così la prima edizione del Pavone d’Oro che vedeva esibirsi sul palco cantanti in erba accompagnati nelle loro esibizioni da band i cui componenti dovevano risiedere nel comune di Faenza. Un’idea lungimirante, che grazie al supporto e alla passione di tanti – tra cui il più volte citato padre Albino Varotti, scomparso pochi mesi fa – è riuscita a diventare un pilastro della città. L’anno prossimo si festeggeranno  i 50 anni di questa manifestazione, come ricordato anche dal sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, e si preannuncia un’edizione in grande stile.

Pavone d’Oro 2018: i vincitori

Il tema della serata del Masini erano i supereroi Marvel, e sicuramente ognuno dei cantanti salito sul palco si è sentito un po’ “supereroe” nel cercare di vincere l’emozione che crea un palcoscenico famoso come quello del Masini. A ogni modo, ognuno dei 20 finalisti è riuscito nell’impresa e ciascuno, a modo suo e con le sue particolarità, ha lasciato un segno positivo tra il pubblico, tornando a casa vincitore. Per quanto riguarda le diverse categorie, Giulia Toschi ha vinto la categoria C (15-18 anni) del concorso con una trascinante interpretazione de “I giardini di marzo” di Battisti. Tra le sorprese della serata, spicca sicuramente la vittoria di Lorenzo Tronconi nella categoria B2 (13-14 anni) con “Rise up”: una voce toccante e carisma da vendere che ne fanno sicuramente il ‘vincitore morale’ di quest’edizione del Pavone d’Oro. Nella categoria B1 (10-12 anni) la cantante vincitrice viene da Pordenone – segno di come il Pavone d’Oro varchi ormai i confini regionali – ed è stata Rebecca Piovan con “Oltre l’orizzonte”. Tra i più piccoli della categoria A (fino ai 9 anni) a vincere è stato Michele Bartolini con “Portami a ballare”. Il premio della critica è andato a Serena Farolfi mentre premio simpatia del Pavone d’Oro 2018 è andato alla classe IIID della scuola Martiri di Cefalonia con la loro simpatica canzone dedicata all’imparare la grammatica sulle note di Occidentali’s Karma.

Nel corso della serata finale del Pavone d’Oro si sono esibite sul palco alcune vecchie conoscenze: Sara Lusa, vincitrice dell’edizione 2017, e Sara Calamelli, la piccola vincitrice dello Zecchino d’Oro con “Una parola magica” che, oltre a esibirsi con la sua canzone più nota, ha partecipato anche come corista del Pavone d’Oro.

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