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Una Regione attrattiva per l’innovazione: parte la sfida di Romagna Tech

Un nuovo attore che avrà un ruolo chiave per rendere l’Emilia-Romagna sempre più una regione attrattiva per le nuove idee imprenditoriali. Romagna Tech è la nuova società consortile per azioni nata dall’esperienza di Centuria e Rinnova Romagna Innovazione, due strutture da tempo attive per lo sviluppo del territorio romagnolo promuovendo e generando innovazione e ricerca industriale a favore delle imprese locali. Organismo accreditato della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna – come Centro per l’Innovazione (come ex-Centuria) e come Laboratorio (come ex-Rinnova) – Romagna Tech è frutto di un lungo percorso che ha avuto come obiettivo quello di razionalizzare, integrare e ottimizzare competenze e risorse, nell’ottica di incrementare l’efficacia e la qualità delle risposte da offrire ai bisogni di innovazione e sviluppo delle imprese. La presentazione ufficiale di Romagna Tech si è tenuta venerdì 29 giugno a Villa Abbondanzi di Faenza, in un incontro aperto alle istituzioni e alle imprese del territorio.

Romagna Tech: società consortile nata dall’unione di Centuria e Rinnova Romagna

«È un traguardo non banale né scontato – afferma Enrico Sangiorgi, presidente di Romagna Tech – che ha visto la condivisione di un territorio ampio, da Forlì a Faenza e Bassa Romagna, Cesena e Ravenna. È al tempo stesso un punto di partenza sfidante, che intendiamo affrontare anche con il supporto di tutti, per contribuire allo sviluppo del nostro sistema regionale». Assieme ad Enrico Sangiorgi, prorettore dell’Università di Bologna, fanno parte del Consiglio di Amministrazione Massimo Bucci, presidente di Bucci Industries e vice presidente di Romagna Tech; Giuseppe Baldetti, direttore di Enav Academy Forlì; Roberto Bozzi, consigliere delegato dell’azienda Vulcaflex Spa; Marco Dalla Rosa, del Ciri Agroalimentare Cesena di Unibo; Piero Gallina, già vicepresidente di Centuria e Luciano Tarozzi di Confartigianato Ravenna.

L’incontro di presentazione, moderato dal giornalista Massimo Cerofolini, ha visto in veste di relatori il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Roberto Pinza, il Presidente di Romagna Tech Enrico Sangiorgi, il vice presidente Romagna Tech Massimo Bucci, i delegati dell’Università di Bologna prof. Fabio Fava e Rosa Grimaldi; Claudio Berti di GetCoo, startup incubata a Faenza e Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna.

“Una sfida per continuare a essere una regione attrattiva nei nuovi scenari innovativi”

L’Emilia-Romagna può diventare la Silicon Valley d’Italia? Alla domanda il presidente Stefano Bonaccini risponde con le parole dei giovani startupper emiliano-romagnoli inviati dalla Regione proprio nella San Francisco Bay, per approfondire le conoscenze e confrontarsi con altri innovatori. «Non abbiamo molto da invidiare alla California in termini di idee – afferma Bonaccini -. In un rapporto virtuoso tra impresa, ricerca, università, territorio e istituzioni, dobbiamo essere messi nelle condizioni di poterci giocare la partita su quelle che sono le nostre peculiarità. Per questo – ha proseguito – società come Romagna Tech sono fondamentali per mantenere saldo il legame tra tutti gli attori dello sviluppo territoriale».

Negli ultimi 3 anni sviluppati 47 progetti di ricerca e sviluppo

I settori in cui opera la società sono il Manifatturiero, l’Agroalimentare, Materiali innovativi, ICT e meccanica, Intelligenza artificiale, Trasformazione digitale. Il Laboratorio sviluppa progetti e fornisce soluzioni alle imprese, con attività di analisi dei processi, generazione di concept, ingegnerizzazione, prototipazione, industrializzazione, project management attraverso consolidate collaborazioni con i principali centri di ricerca e i laboratori della Rete.

Nel periodo 2015-2018 sono stati realizzati 47 progetti di ricerca e sviluppo commissionati da imprese emiliano-romagnole per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro. Di questi, 15 hanno goduto di un contributo regionale, fattore che determina un effetto moltiplicatore dell’investimento complessivo.

Tra i progetti sviluppati si possono citare, come esempio, lo sviluppo di una piattaforma industria 4.0 per macchine a controllo numerico e di un sistema completo per la cottura rapida della pasta; la creazione di un modello energia/prestazioni per un impianto di essicazione e preparazioni di conglomerati bituminosi; un sistema di controllo qualità per cuoio da calzature tramite sistemi di computer vision; un sistema di verifica e controllo del posizionamento del pallet per macchine da packaging; l’alleggerimento di un’attrezzatura agricola tramite l’impiego di materiali polimerici innovativi.

Romagna Tech gestisce a Faenza l’incubatore Torricelli

Il Centro per l’Innovazione promuove la cultura dell’innovazione verso i soci, le imprese e il territorio, con attività di animazione, approfondimenti tecnici, supporto alla finanza agevolata per l’innovazione, network con centri di ricerca. Annualmente coinvolge circa mille persone in workshop, attività di alternanza scuola-lavoro con scuole del territorio, incontri ad hoc con imprese, partner tecnologici e di ricerca. Dal 2015 ad oggi ha seguito progetti europei e regionali sui temi del food, materiali innovativi, manifatturiero, energie rinnovabili, contratti di consulenza e contributi per servizi, per un valore di 1,5 milioni di euro. Gestisce inoltre due incubatori (il Torricelli di Faenza e U-Start della Bassa Romagna) promossi dagli enti locali, offrendo spazi attrezzati e servizi di supporto a oltre 100 startup, sia insediate che esterne. Incubazione e servizi muovono un fatturato di circa 900mila euro.

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