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Inaugura il 29 marzo la mostra di Fiorenza Pancino alla Molinella

Una mostra fatta per stupire. Inaugura venerdì 29 marzo alle 19.30 nella Galleria Comunale d’Arte Molinella “La butterò sul surreale”, mostra dedicata a Fiorenza Pancino, artista veneta che ha eletto la città manfreda come sua casa e la ceramica come materiale d’elezione. La mostra, curata da Irene Biolchini, presenterà undici nuove opere di grandi dimensioni realizzate con nove colori. L’ispirazione è arrivata dopo un viaggio in Cina a Jingdezhen. Il pubblico sarà parte attiva per tutta la durata della mostra. L’artista inviterà i visitatori a esprimere con una parola la suggestione ricevuta dal colore preferito fra i nove rappresentati delle opere esposte. La raccolta e la rielaborazione di queste parole sarà oggetto di un’azione condotta da Fiorenza Pancino in occasione del finissage, che si terrà il 14 aprile alle 18, e durante il quale verrà presentato il catalogo della mostra. Orari di apertura: Lunedì-Venerdì dalle 16.30 alle 19.30, Sabato e Domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.30. In altri orari su appuntamento chiamando il 333 461 4772

Undici quadri e nove colori per tracciare un viaggio nel luogo della fantasia

Questa mostra è un’occasione per riflettere sulla sua presenza, continua e tangenziale rispetto alla tradizione faentina, al suo uso della maiolica e alla conoscenza degli smalti, con i quali vive da molti anni. Un uso che è perizia tecnica e che dalla tradizione riparte per dare voce a un percorso sempre personale, una ricerca in cui convivono la vita, la quotidianità della provincia, i suoi contrasti e le sue ironie. Ecco dunque spiegarsi davanti a noi il senso del titolo della mostra: La butterò sul surreale. Una combinazione in cui il dato ironico si unisce a quel senso di smarrimento che nutre il senso profondo della sua ricerca, della mente, della vita.

Il finissage della mostra il 14 aprile: Fiorenza Pacino realizzerà un’azione coinvolgendo i partecipanti

«Se ti conosci bene accedi liberamente, senza censura, al luogo della fantasia – spiega Pancino – In questo luogo io credo ci sia tutto: i tuoi ricordi, i pensieri, le emozioni, il tuo vissuto famigliare, il desiderio, la musica e gli artisti che ami, il cinema e letture che hai fatto, la natura con la sua bellezza, tutte le paure e le gioie della tua vita, il sogno e l’immaginazione. Non saprei dire dove inizia o finisce il mio vissuto, o quanto sia fantasia». Fiorenza Pancino vive e lavora da 20 anni a Faenza, e con questa mostra ci svela dove inizia e dove finisce il vissuto nelle fantasie.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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