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La Biblioteca Cicognani del seminario apre le porte a giovani e ricercatori

Tratto da Il Piccolo – venerdì 26 ottobre 2018

Un patrimonio di inestimabile valore storico-culturale torna a disposizione della comunità faentina e accoglierà nei prossimi giorni giovani, studenti e ricercatori che potranno così confrontarsi con libri e documenti unici che custodiscono la nostra memoria collettiva. Si apre un nuovo capitolo nella storia della Biblioteca del seminario di Faenza (viale Stradone, 30) dedicata al cardinale Cicognani, e l’incipit di questa nuova avventura sicuramente invoglia a proseguire nella lettura, pagina dopo pagina.
Una nuova sala studio aperta fino a tarda sera, adeguamento delle sale alle normative di sicurezza e catalogazione di numerosi libri che saranno così a disposizione degli utenti: sono queste alcune delle novità, rese possibili anche grazie ai fondi dell’8xmille, che hanno dato il via alla valorizzazione di questo spazio ricco di storia.

Biblioteca Cicognani: oltre 200mila volumi a disposizione

Una storia dal contenitore apparentemente recente – la biblioteca Cicognani è nata infatti nel 1953 con l’inaugurazione del seminario – ma il cui scrigno custodisce al suo interno oltre 200mila volumi che portano la storia di questo istituto a viaggiare molto più indietro nel tempo, tra splendidi codici miniati del ‘300 – conservati una volta nella chiesa dei Servi, prima dei bombardamenti – e altri libri unici – come uno dei primi testi di studio sui caratteri cuneiformi – il cui valore va oltre il tempo. Incunaboli, codici manoscritti, lettere autografe di grandi personaggi come Giovanni Pascoli e Paolo VI: sono questi altri tesori presenti negli scaffali della biblioteca Cicognani, al cui interno è possibile trovare anche riviste e monografie moderne. «Questa biblioteca – afferma mons. Mario Toso, vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana – è uno dei più importanti istituti a livello regionale, ed è stato importante rimettere a disposizione della nostra collettività uno spazio dove poter nutrire il pensiero sui ‘giganti’ del nostro passato». Prossimamente la Biblioteca Cicognani custodirà anche i libri della biblioteca Zucchini, in gestione presso Cultura Popolare,che saranno ricollocati all’interno del seminario.

Dal 5 novembre 2018 sarà disponibile la sala studio Pio Laghi, aperta anche la sera

Gli interventi recenti infatti non volevano essere solo uno sguardo nostalgico rivolto indietro nel tempo: al centro di questo progetto di valorizzazione ci sono soprattutto i giovani e i seminaristi. Tra le novità più importanti dei prossimi giorni c’è infatti l’apertura della sala di lettura dedicata al cardinal Pio Laghi che sarà inaugurata ufficialmente domenica 28 ottobre alle ore 18 e che a partire da lunedì 5 novembre inizierà ad accogliere giovani, studenti e ricercatori. Una sala studio che, grazie ai volontari del seminario, metterà a disposizione a tutti gli studenti e ricercatori circa un centinaio di posti. La sala studio sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 22.30 e i giovani faentini potranno così avere uno spazio dove poter studiare anche la sera, cosa he al momento non è possibile fare in altre biblioteche cittadine.

Il seminario di Faenza: custode del passato e formazione delle nuove generazioni

«In questi mesi, grazie anche al contributo dell’8xmille – spiega Giovanni Gardini, vice direttore del Museo diocesano – è stato possibile catalogare numerosi libri che sono stati inseriti nella rete bibliotecaria della Romagna-San Marino: in questo modo saranno a disposizione degli utenti che potranno trovare i testi che cercano direttamente sul web per poi venirli a consultare direttamente all’interno della nostra biblioteca». «In questa prima fase – prosegue Gardini – abbiamo scelto di catalogare in particolare due filoni di testi: quelli dedicati alla liturgia e quelli dedicati alla patristica». I libri catalogati grazie ai fondi dell’8xmille rappresentano solo il primo passo per un progetto più ampio di valorizzazione a 360 gradi della biblioteca, che vuole aprirsi sempre di più al pubblico e in particolare ai giovani. «L’obiettivo è mettere in rete tutto il grande patrimonio librario della nostra biblioteca – prosegue Gardini – coinvolgendo altre associazioni, scuole e giovani». In attesa dei prossimi capitoli di questo romanzo, le prime pagine sembrano promettere bene.

Samuele Marchi

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