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Faenza torna borgo medioevale il 5 novembre con l’Antica Fiera di San Rocco

Anche quest’anno il fascino del medioevo torna a vivere a Faenza la prima domenica di novembre quando si terrà lungo le vie più antiche della città la tradizionale Fiera di San Rocco: un appuntamento le cui origini risalgono fin dal Medioevo e che ancora oggi viene festeggiato ricreando le suggestive atmosfere dei secoli passati. Durante la Fiera, che quest’anno si terrà domenica 5 novembre, si dà vita a rievocazioni storiche legate agli antichi mestieri che hanno come punto di riferimento le fiere medievali e le loro secolari attività: un’intera giornata, dalle ore 9 alle 22, in cui il visitatore potrà fare un tuffo nel passato partecipando ai tanti eventi della festa.

La Fiera di San Rocco ogni anno porta 30mila visitatori a Faenza

Organizzata da Accademia Medioevale di Faenza, con il patrocinio del Comune, della Regione Emilia-Romagna e della provincia di Ravenna, l’Antica Fiera di San Rocco è uno degli appuntamenti più sentiti della Romagna e conta ogni anno oltre 30mila visitatori. Arrivata alla 20^ edizione alla sua rinascita, anticamente si svolgeva nel XIV secolo. Settecento anni di storia interrotti a più riprese seguendo gli eventi della città: invasioni, pestilenze, la signoria dei Manfredi, il governo veneziano, le legazioni papali, il periodo napoleonico, il Risorgimento. La Fiera è però nel dna dei faentini e, come una sorta di araba fenice, è sempre rinata, proponendo appuntamenti di gastronomia, eventi culturali e allestimenti suggestivi tra le antiche vie della città.

Presentazione in conferenza stampa dell’Antica Fiera di San Rocco. Da sinistra: Beppe Emiliani, Manuela Rontini, Massimo Isola, Federica Guerrini Daniela Luccaroni.

Edizione 2017 legata alla Grande Guerra

Non solo rievocazione medioevale. Come da tradizione, ogni anno la Fiera propone appuntamenti culturali dedicati a un tema specifico. In occasione del centenario della Grande Guerra, quest’anno la Fiera ricorderà gli eventi “Da Caporetto al Piave” e il sacrificio di tanti giovani che dovettero abbandonare le proprie famiglie e attività per recarsi al fronte. A partire da lunedì 30 ottobre si terranno ogni giorno conferenze legate al tema (tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 21). Nella prima giornata al Dopolavoro Ferroviario (via S.M. dell’Angelo 24/26) Enzo Casadio parlerà de “Il campo inglese a Faenza nella Grande Guerra”. Martedì 31 ottobre Angelo Nataloni al Do Nucleo Culturale (via Cavour, 7) guiderà una conferenza dal titolo “C’era una volta la Grande Guerra: oggetti e parole, usi e costumi da allora a oggi”. Il 1° novembre Bruno Zama al Rione Verde (via Cavour, 37) parlerà di “Recuperanti e riciclanti delle due Guerre Mondiali”. Giovedì 2 novembre al circolo S.P. Damiano (piazza Foris Portam, 2) Mattia Randi e Alberto Fuschini terranno una conferenza dal titolo “Fra pace e guerra: Carlo Mazzotti e Francesco Lanzoni di fronte alla I guerra mondiale” con introduzione di don Marco Ferrini. Venerdì 3 novembre “Dal trabiccolo alla macchina da guerra” alla Riunione Cattolica Torricelli (via Castellani, 25) a cura di Andrea Artoni.

Conclude il ciclo di conferenze sabato 4 novembre alle ore 16 al palazzo delle Esposizioni (corso Mazzini, 92) “Faenza nella Grande Guerra” a cura di Enzo Casadio. A seguire sarà inaugurata una mostra sulla Prima guerra mondiale con esposizione di cimeli d’epoca, fotografie e documenenti in collaborazione con il Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea e il contributo di associazioni e collezionisti privati. Fiore all’occhiello della mostra sarà l’allestimento di una baracca originale del campo inglese di Faenza, suggestiva testimonianza del passaggio nell’odierna piazza d’Armi di oltre 600mila soldati inglesi (tra cui il noto Lawrance d’Arabia) durante il periodo bellico. La mostra sarà visitabile fino a domenica 19 novembre. Nelle giornate di sabato 4 e domenica 5 l’orario di apertura è dalle 9 alle 21, mentre dal 6 al 19 novembre sarà possibile visitare la mostra dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.

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