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The sky over Kibera: il film al cinema Sarti, presenti il regista Marco Martinelli e Giovanni Gardini

La Commedia dantesca rivive nella ‘selva oscura’ di Nairobi, con il film The sky over Kibera del regista Marco Martinelli. Il film sarà proiettato lunedì 10 febbraio 2020 alle ore 21 al cinema Sarti di Faenza (via Scaletta, 10). Dopo la proiezione Marco Martinelli e Giovanni Gardini (Biblioteca Diocesana di Faenza) dialogheranno insieme al pubblico. Ingresso 6 euro. Per il progetto The sky over Kibera Fondazione Avsi ha vinto il “Premio al volontariato 2019” per la sezione “Cultura”, conferito dal Senato della Repubblica. Martedì 11 febbraio poi, al Teatro Masini (ore 21), andrà in scena Fedeli d’Amore, sempre di Marco Martinelli, interpretato da Ermanna Montanari.

Il film girato nei bassifondi di Nairobi, protagonisti 150 bambini

The sky over Kibera è un film d’arte: ci racconta la “messa in vita” della Divina Commedia nell’immenso slum (bassifondi, ndr) di Nairobi, Kibera, dove il regista ha lavorato con 150 bambini e adolescenti, reinventando il capolavoro dantesco in lingua inglese e swahili. E lo fa con la sua cifra poetica e visionaria, intrecciando alle riprese dello spettacolo altre immagini, sequenze girate appositamente nello slum per compiere l’operazione alchemica di trasformare il teatro in cinema. Tre adolescenti di Nairobi offrono volto e voce a Dante, Virgilio e Beatrice: sono le guide che conducono lo spettatore nel labirinto di Kibera, dove la “selva oscura” in cui si perde il poeta è più che una semplice metafora: in swahili, Kibera significa “selva”.

Il modello della Commedia di Dante: “Lo scendere coraggioso nelle viscere dell’umanità”

Attorno a loro un coro brulicante di corpi recita il tumulto dell’essere insieme belve e dannati, ladri e assassini, diavoli e politici corrotti e poeti che indicano le vie della salvezza: tra canti e recitazione, corse frenetiche e danze scatenate, i 150 protagonisti danno vita a un affresco ricco di commovente poesia, a ulteriore conferma dell’universalità del capolavoro dantesco. «Quando sono arrivato a Kibera per iniziare questo percorso, invitato da Fondazione Avsi, mi è subito venuto in mente Dante – spiega Marco Martinelli – la sua Commedia. Può sembrare strano associare il capolavoro dantesco, da cui prendono origine la lingua e la letteratura italiana, a uno dei più grandi slum africani, con oltre mezzo milione di persone senz’acqua potabile, baracche incollate una sull’altra, immondizia ovunque e condizioni di vita insostenibili. Ma la Commedia dantesca che cos’è, se non lo scendere coraggioso nelle viscere dell’umanità? L’opera si delinea come l’archetipo di un viaggio universale».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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