A Faenza torna il temporary shop della ceramica
Ventotto ceramisti che “fanno squadra”, ventotto stili e storie differenti racchiusi in un unico spazio per esibire il meglio della ceramica di Faenza. Dopo l’edizione del 2015, Ente Ceramica Faenza organizza anche quest’anno il Temporary Shop della ceramica, una mostra e vendita temporanea di ceramica faentina in occasione del Natale 2016. Dal 3 al 24 dicembre 2016, saranno 28 i ceramisti all’interno dello spazio in corso Mazzini 35 che rappresenteranno collettivamente l’identità ceramica faentina, un’identità che prescinde quella dei singoli artigiani, artisti e botteghe: accanto all’importante momento commerciale, il progetto promosso e organizzato da Ente Ceramica Faenza intende sottolineare proprio l’aspetto della “squadra”, dell’identità plurale dei ceramisti faentini che si presentano insieme, con la loro produzione, nel cuore della città. L’inaugurazione sarà venerdì 2 dicembre 2016, alle ore 18.30.
Temporary shop: ecco i 28 ceramisti
Ceramica artistica e artigianale di qualità, tra tradizione e contemporaneità, con tante idee per un regalo o un pensiero creativo, unico, fatto a mano a Faenza da: Serena Balbo, Fosca Boggi, Federica Bubani, Fos Ceramiche, Ceramica Gatti, Gino Geminiani, Ceramiche Geminiani di Silvana Geminiani, Elvira Keller, Paola Laghi, Carla Lega Ceramiche d’Arte, Mabilab di Ivana Anconelli, Maestri Maiolicari Faentini, Manifatture Sottosasso, Etra Masi, Antonietta Mazzotti, Ceramica Monti di Vittoria Monti, Morena Moretti, Mirta Morigi Ceramica Contemporanea, Monica Ortelli, Fiorenza Pancino, Ifigenia Papadopulu, Liliana Ricciardelli, Milena Scarpelli, Studiocasalaboratorio di Maurizio Russo, Studio Leoni in Arte di Antonella Amaretti, Susanna Vassura, La Vecchia Faenza, Noriko Yamaguchi. L’allestimento sarà a cura di Oscar Dominguez.
“Fare squadra per raccontare la ceramica faentina”
«Anche quest’anno Ente Ceramica Faenza propone alla città un luogo in pieno centro storico all’interno del quale si racconta l’insieme della produzione ceramica artistica della nostra città – commenta Massimo Isola, presidente di Ente Ceramica Faenza – La formula del temporary shop lo scorso dicembre è stata vincente e ci ha permesso di vendere centinaia di articoli in ceramica, aiutando le nostre botteghe e diffondendo la nostra ceramica. Questa seconda edizione vuole confermare le idee forti del 2015: racconto di una produzione plurale, valorizzazione delle eccellenze produttive locali e coinvolgimento di alcuni soggetti attivi sul territorio». Partner del progetto, come nella prima edizione, è la Riunione Cattolica Torricelli, che il 19 novembre scorso ha organizzato l’asta di opere d’arte che ha contribuito a finanziare in modo particolare proprio il Temporary Shop della Ceramica.
Temporary shop: l’inaugurazione venerdì 2 dicembre
«Dal tradizionale al contemporaneo – conclude il vice sindaco – dal mondo del design alle suggestioni dell’arte contemporanea: Faenza oggi produce un insieme diffuso e articolato di ceramiche che devono sempre di più, nel rispetto delle singole specificità e tipicità, trovare spazi comuni. La nostra identità ceramica va aggiornata e raccontata, questo temporary shop cerca di dare un piccolo ma significativo contributo in questa direzione».
Collaborazioni con la Sarti, Anffas e Telethon
Durante gli orari di apertura saranno organizzati incontri ed eventi, tra cui un intervento musicale del Gruppo Ottoni della Scuola comunale di Musica Sarti di Faenza, la mattina della Vigilia di Natale (24 dicembre). Il Gruppo Ottoni è un’attività didattica che dal 1997 fa parte integrante delle iniziative della Scuola Sarti di Faenza. Il gruppo è composto dai docenti di tromba e trombone, da allievi meritevoli ed ex allievi diplomati che, musicalmente ed umanamente “affezionati” agli insegnanti e alla classe, continuano a collaborare portando un contributo musicale prezioso. I docenti sono Monica Albertazzi e Damiano Drei.
Inoltre, il 17 e 18 dicembre lo spazio ospiterà il progetto I cuori di Telethon, in collaborazione con Anffas Faenza, con la vendita di cuori in cioccolato per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare.