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L’Emilia-Romagna sceglie ancora Stefano Bonaccini

Il centrosinistra tiene, la Lega manca il colpaccio, crollo 5Stelle. Non ci sono ancora i dati definitivi, ma a poche schede ancora da conteggiare l’Emilia-Romagna sceglie la riconferma del presidente uscente Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali (sostenuto da Pd, Bonaccini presidente, Emilia-Romagna Coraggiosa, +Europa, Europa Verde, Volt) che ottiene il 51,42% delle preferenze. Questo il verdetto uscito dalle urne dopo le Regionali del 26 gennaio 2020; la Lega di Lucia Borgonzoni, alla guida della coalizione di centrodestra (assieme a Fdi, Forza Italia, Giovani per l’ambiente, Cambiamo!, Popolo per la famiglia), rimane distante diversi punti percentuali al 43,63%. Nettamente distanti gli altri candidati, in particolare Simone Benini del Movimento 5 Stelle, fermo al 3,48%, il cui dato testimonia anche che diversi elettori hanno praticato il voto disgiunto, sebbene non così significativo per la vittoria di Bonaccini (la lista dei 5Stelle ottiene infatti il 4,74%).

Percentuali molto alte per queste elezioni regionali caratterizzate da una campagna elettorale molto accesa che ha visto da un lato Matteo Salvini scendere in campo in diverse città e che puntava a proseguire il trend positivo delle vittorie elettorali, dando una spallata al Governo nazionale; dall’altro la nascita del movimento delle Sardine, che ha riempito le piazze in contrapposizione al populismo di destra: si sono così recati alle urne il 67,67% degli aventi diritto in Emilia-Romagna, cinque anni prima il dato si fermò al 37,76%.

Pd al 34,68%, Lega 31,96, M5S 4,74%

Per quanto riguarda le singole liste delle coalizioni, nel centrosinistra il Partito Democratico ottiene il 34,68%, Bonaccini presidente 5,76%, ER Coraggiosa 3,77%, Europa Verde 1,95%, +Europa 1,53%, Volt 0,43%. Nel centrodestra, la Lega ottiene il 31,95%, Fratelli d’Italia 8,59%, Forza Italia 2,56%, Borgonzoni presidente 1,73%, Popolo della famiglia 0,29%, Giovani per l’ambiente 0,28%. Il Movimento 5 Stelle non supera il 5% e si ferma al 4,74%. Coalizione di centrosinistra avanti di quasi tre punti percentuali: le liste a sostegno di Bonaccini ottengono il 48,12%, mentre quelle a favore di Borgonzoni il 45,4%.

Stefano Bonaccini: “Abbiamo puntato nei contenuti solo su argomenti inerenti l’Emilia-Romagna”

Stefano Bonaccini
Stefano Bonaccini.

«Grazie ai tantissimi che hanno dato una mano in questa straordinaria campagna elettorale che abbiamo affrontato con grande serenità – ha affermato Bonaccini – Abbiamo lavorato per costruire una coalizione molto larga e molto civica che ha pagato. Abbiamo parlato delle questioni che interessano i cittadini che erano chiamati al voto e dovevamo recuperare tanta gente che era rimasta a casa cinque anni fa. In questa campagna elettorale abbiamo cercato di non mettere nell’agone politico argomenti che non centrassero con queste elezioni. Abbiamo immaginato un’Emilia-Romagna che guardasse anche a migliorare i propri difetti per competere con le altre regioni più sviluppate nel mondo».

Lucia Borgonzoni: “Per la prima volta abbiamo conteso l’Emilia-Romagna”

Lucia Borgonzoni.

«E’ stata una campagna elettorale che mi ha visto girare tutta la Regione, incontrando i tanti problemi che questo territorio ha, problemi a cui continueremo dare risposte – ha dichiarato Borgonzoni – Noi continueremo a rispondere a tutte le esigenze delle migliaia di persone che hanno problemi legati a viabilità e sanità. E’ stato comunque un grande risultato, per la prima volta dopo 50 anni questa Regione era contendibile. Noi continueremo a lavorare fin da domani».

Chi è Stefano Bonaccini

Nato a Modena il 1° gennaio 1967, nel 1990 è nominato assessore alle Politiche giovanili, alla cultura, allo sport e al tempo libero nel comune di Campogalliano. Dal 1993 al 1995 ricopre la carica di segretario provinciale della Sinistra giovanile; nel 1995 è eletto segretario del Pds di Modena. Dal 1999 al 2006 è assessore al Comune di Modena con delega ai lavori pubblici, al patrimonio e al centro storico. Nel marzo 2010 è eletto consigliere regionale dell’Emilia-Romagna. Alle elezioni regionali del 23 novembre 2014, caratterizzate dal basso dato di affluenza di votanti (essendosi recati alle urne solo il 37% degli aventi diritto,anche a seguito dello scandalo Terremerse) ottiene il 49% dei voti ed è così eletto presidente.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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