La sfilata dell’Isia Faenza: la moda come diritto di tutti
Moda e progetti sociali uniti in un unico obiettivo: rendere gli abiti e i vestiti veramente “per tutti”, senza alcun tipo di discriminazione. Gli studenti dell’Isia (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Faenza sono stati coinvolti nella realizzazione di una collezione di abiti “for all” dal titolo “Isia Fashion for all“, che sarà presentata in una sfilata che vedrà uscire in passerella abiti indossati da modelle e da persone con disabilità. La sfilata si terrà sabato 8 ottobre, alle 21, al Mic, il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza nell’ambito della “Settimana del Contemporaneo” indetta per celebrare la XII Giornata del Contemporaneo di Amaci.
Roberto Ossani (direttore Isia): “Un progetto inclusivo”
Un evento non estemporaneo: l’Isia di Faenza negli ultimi anni ha indirizzato la sua didattica sempre di più verso temi connessi al design etico, continua la sua ricerca nell’ambito del fashion design for all. “Progettare Design for All significa ideare ambienti, prodotti e servizi tenendo conto della fruibilità di persone con esigenze e abilità diversificate introducendo la diversità umana nel processo progettuale. – spiega Roberto Ossani, direttore dell’Isia di Faenza – Così il prodotto è in partenza progettato per essere utilizzato in modo facile, comodo e gradevole dalla maggior parte delle persone tenendo conto delle diverse abilità fisiche, sensoriali o cognitive”. Un innovativo modo di progettare che parte dall’inclusività invece che dalla diversità e che prevede la collaborazione del designer con altri specialisti come l’ergonomo, lo psicologo, il marketer e con il coinvolgimento diretto dei destinatari.
“Tutti hanno il diritto di indossare abiti comodi è belli”
Così, come evento di fine anno accademico, “Nel 2015 avevamo già lavorato su questi temi. Ma se l’anno scorso avevamo ideato una collezione su misura per le esigenze dei diversamente abili, in una sorta di progetto di alta sartoria, quest’anno abbiamo voluto superare le differenze – spiega Stefania Bertoni, docente del corso di fashion design all’Isia di Faenza – e ci siamo concentrati sull’idea che il prodotto debba essere prodotto in serie, a priori, progettato per tutti e possa essere, allo stesso modo di un treno o un marciapiede, fruibile comodamente anche da una persona diversamente abile che, al pari degli altri, ha il diritto di indossare un abito comodo e bello”.
“L’evento si svolge simbolicamente al Mic – conclude la presidente Isia Giovanna Cassese – a sottolineare la costante apertura al territorio dell’Isia nonché la grande sintonia con l’importante istituzione museale faentina e si inquadra in un più vasto progetto di attenzione per il design come cardine di sviluppo solidale e sostenibile, che vedrà nel 2017 l’Isia di Faenza protagonista nell’organizzare la sezione “Design” dell’importante Premio Nazionale delle Arti del Miur, con la partecipazione delle più importanti istituzioni europee di alta formazione che presenteranno i progetti più interessanti e innovativi connessi alla progettazione per il sociale”.
La sfilata e gli abiti sono stati realizzati in collaborazione con Aias Bologna Onlus.
Isia: eccellenza universitaria faentina
Gli Isia (Roma, Urbino, Firenze, Faenza, Pesaro) – concepiti da Carlo Giulio Argan e fondati dalle metà degli anni Settanta – rappresentano gli enti pubblici di formazione, nel campo del design, tra i più qualificati in Italia. Un tipo particolare di formazione che mette in relazione l’idea al fare, con una particolare attenzione riservata, da sempre, all’aspetto etico e responsabile della progettazione, attraverso insegnanti che sono professionisti attivi nel mondo del lavoro e scambi diretti con il territorio e le sue aziende. L’Isia di Faenza ha tenuto collaborazioni con imprese ed enti di primo piano del territorio nazionale e ha in attivo scambi Erasmus con più di venti università europee. Questo garantisce ai suoi allievi una elevata percentuale di occupazione professionale coerente con il corso di studi.
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