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Faenza: 150mila euro per venire incontro alle famiglie in difficoltà

Un telefono amico comunale per rispondere alle esigenze di fragilità, una squadra del Terzo Settore attiva sul territorio, e soprattutto 150mila euro messi a disposizione delle famiglie più fragili per rispondere alle esigenze emergenti a causa della pandemia. Sono queste alcune delle misure messe in campo dall’Amministrazione comunale di Faenza: dopo i 500mila euro destinati alle imprese, in questa fase la giunta si è concentrata nel rispondere ai bisogni delle famiglie in difficoltà tramite l’istituzione di una sorta di assegno di sussidiarietà per intercettare povertà emergenti a causa della pandemia Covid. «Come Comune di Faenza, e con misure parallele messe in campo dall’Unione della Romagna Faentina, abbiamo sentito la necessità di intervenire subito anche sul versante sociale, attraverso nuove soluzioni» ha affermato il sindaco Massimo Isola. Famiglie, anziani e persone sole, adolescenti: queste le tre fasce su cui si concentreranno maggiormente gli interventi del Comune in varie modalità e forme, sia tramite sussidi economici sia attraverso nuovi canali relazionali.

Entro 10 giorni la pubblicazione dell’Avviso pubblico per famiglie e lavoratori in difficoltà

I 150mila euro messi in campo dal Comune di Faenza – e, con cifre proporzionali alla popolazione negli altri Comuni dell’Unione – riguardano in particolare i lavoratori che si trovano in condizioni svantaggiate inedite e in una situazione ‘grigia’ a causa dell’emergenza sanitaria, essendo lavoratori precari, o con altri tipi di contratto, che non ricevono altri tipi di sussidi per far fronte all’emergenza. La giunta conta di pubblicare l’Avviso pubblico nel giro di dieci giorni e attraverso un’autocertificazione le famiglie in difficoltà potranno attingere a queste risorse: viene stimato un assegno di sussidiarietà dai 100 a un massimo di 320 euro per un massimo di tre mensilità. «Il fondo è infatti pensato per essere erogato in varie mensilità – spiega l’assessore al Welfare Davide Agresti – e con queste misure vogliamo intercettare quelle persone che di solito non si rivolgono al Servizi di Comunità e che, a causa della pandemia, si trovano ad affrontare nuove difficoltà economiche. In questi giorni definiremo i requisiti dell’Avviso pubblico, dando priorità alle famiglie con disabilità e ai nuclei famigliari ampi». «Vogliamo dare risposta quel mondo che, fino all’emergere della pandemia. non sconosceva la fragilità – prosegue il primo cittadino – Si tratta di nuovi pezzi della società che vivono momenti di difficoltà inedite. Una scelta forte che ci è sembrata giusta fare: crediamo che oggi la comunità ci chieda proposte inedite, così come inedite sono le nuove sofferenze».

Telefono amico: un numero del Comune per relazionarsi con persone sole che affrontano la sfida della pandemia

Un secondo filone di interventi è invece legato in particolare agli anziani e alle persone sole: sarà attivato da lunedì 23 novembre il telefono amico 691869, gestito direttamente dai dipendenti del Comune: attraverso questa linea si potranno esprimere le proprie necessità per chiedere farmaci, spese alimentari, prestito di libri dalla biblioteca o supporto per far uscire il cane. Tramite una squadra trasversale all’interno del Comune, coordinata dall’assessore Agresti, saranno attivate delle risposte specifiche ai bisogni che arriveranno telefonicamente dalle persone attraverso le circa 50 associazioni faentine che in questa fase si sono date disponibili per rispondere alle difficoltà socio-assistenziali, come già avviene nel caso dei volontari dei Rioni che danno supporto all’attività di prestito a domicilio dei libri della Biblioteca comunale. «Questo telefono amico non è il piano alternativo di chi trova occupato il numero dell’Ausl – spiega Massimo Isola – ma è un numero di telefono con cui relazionarsi e dare risposta a queste fragilità, lavorando in sinergia tra associazioni e i Servizi e i Uffici del Comune». Infine, per la fascia degli adolescenti, sono state potenziate le attività del Centro delle famiglie.

 

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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