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Una mostra per salvare la Madonna della Febbre di S. Maria Vecchia

L’arte per salvare l’arte. Una mostra dedicata alla figura femminile ritratta da Pietro Melandri e Francesco Nonni sarà inaugurata il prossimo 25 marzo alle ore 18 in Pinacoteca a Faenza, con la finalità di raccogliere fondi per realizzare il restauro della trecentesca Madonna della Febbre e dell’ancóna che la racchiude, poste nella chiesa di Santa Maria Vecchia. La mostra è promossa dal Lioness Club Faenza ed è solo una delle tante iniziative che l’associazione ha messo in campo per ridare vita ai colori dell’affresco. «Si tratta di un’opera unica nel suo genere – afferma la presidente del Lioness Club Faenza Maura Lotti – realizzata da un anonimo trecentesco, un affresco molto raro nella nostra zona e grazie a segnalazione di Luisa Renzi abbiamo colto l’occasione per dare il nostro contributo a salvarla».

Pinacoteca: dal 25 marzo in mostra le opere di Melandri e Nonni

La mostra benefica promossa dal Lioness Club Faenza raccoglie 61 opere di Melandri e Nonni sconosciute al grande pubblico in quanto private, alle quali si affiancano alcuni capolavori delle collezioni comunali. «Sono opere molto varie, venti ceramiche e quaranta dipinte che coprono tutto il Novecento – afferma il direttore della Pinacoteca Claudio Casadio – la prima è datata 1903 mentre l’ultima è del 1970. Sono i due artisti del cenacolo baccariniani forse più faentini di tutti, entrambi hanno scelto di rimanere a Faenza». La mostra resterà aperta fino al 7 maggio e si affianca al già ricco programma artistico che vede coinvolto il territorio romagnolo per celebrare il periodo Art Déco del secolo scorso. La produzione dei due artisti ai quali è dedicata la mostra contribuì infatti a rendere vivace la scena faentina del periodo, come raccontato da Luisa Renzi Donati nel catalogo dedicato a questa esposizione.

“Eì un’indagine – dichiara il vice sindaco Massimo Isola – che aiuta a raccontare una Faenza europea e che si interroga su cosa sia la bellezza. Questa mostra è ancor di più una conferma di come Nonni e Melandri abbiano costruito l’immaginario non tanto degli intellettuali, ma dei faentini».

Un’iniziativa per salvare la Madonna della Febbre: affresco unico nel suo genere

IMG_3746L’iniziativa è finalizzata a raccogliere fondi per finanziare il restauro di un affresco del trecento di scuola bolognese posto in Santa Maria ad Nives (comunemente nota come Santa Maria Vecchia, ndr) e dell’ancóna cinquecentesca che lo circonda. L’affresco, le cui condizioni sono molto critiche, raffigura una Madonna che allatta il piccolo Gesù: nel passato suscitò grande devozione e fu molto venerata come Madonna della Febbre, alla quale le mamme faentine si rivolgevano per chiedere la guarigione dei loro piccini quando erano ammalati. Nel tempo l’affresco, insieme al muro che lo regge, furono collocati all’interno della pala d’altare raffigurante le storie di S. Bernardo di Chiaravalle, attribuita a Nicolò Paganelli e a Marco Antonio Rocchetti, che ancora oggi la circondano. «E’ un’opera davvero importante – commenta Luisa Renzi – non solo dal punto di vista storico dell’arte ma anche dal punto di vista devozionale e che testimonia il culto della Vergine nella nostra città».

«Questa iniziativa è davvero l’idea di una comunità – spiega Massimo Isola – una comunità in cui il tempo passa e cambia la funzione dell’arte, ma rimane un filo che unisce le diverse epoche. Ecco allora che appare davvero coerente come opere di inizio Novecento diano il loro contributo per restaurare l’arte del Trecento».

Il 19 aprile Lioness Club Faenza propone anche un concerto

Al fine di contribuire al restauro il Lioness Club Faenza chiede a tutti coloro che interverranno un piccolo contributo, inoltre il prossimo 19 aprile alle ore 21, sempre in Pinacoteca, si terrà un concerto tenuto dalla Sarti Jazz Composers Ensamble che interpreterà La musica di Freddie Hubbard, grande artista statunitense virtuoso e versatile, dal sound particolare e personale di natura hard bop con forti venature di free jazz.

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