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Residenze, mostre, ricerca: i progetti del Museo Carlo Zauli per il 2020

Dopo un 2019 importante, con un accresciuto afflusso di visitatori, tra i 9mila e i 10mila in tutto, e la presenza nei maggiori eventi cittadini, il Museo Carlo Zauli di Faenza è pronto ad affrontare le sfide del nuovo anno. Il programma per questo 2020 spazierà dai workshop alle residenze d’artista, dall’apertura al territorio all’arte come strumento di inclusione, con gli obiettivi di valorizzare il materiale ceramico, tutelare e diffondere la conoscenza dell’opera di Carlo Zauli, creare una rete sul territorio faentino sempre con un’attenzione particolare per i linguaggi contemporanei.

A Bologna diverse opere legate al Museo Carlo Zauli

Il Museo Carlo Zauli sarà presente a Bologna in due diversi appuntamenti. Il primo è all’interno della mostra Courtesy Emilia-Romagna, che rappresenta il fulcro progettuale di Arte Fiera il Museo è presente con quattro opere: Primario esploso di Carlo Zauli e la trilogia scultorea The surface’s flowing di Daniel Silver. Il secondo è l’installazione Ossi di Claudia Losi presente al MAMbo quale main project di artCity2020.

Continua la catalogazione del patrimonio di Carlo Zauli

Nella tutela del patrimonio artistico di Carlo Zauli rientra il lavoro di catalogazione, in collaborazione con Ibc, archiviazione e diffusione dell’opera dell’artista faentino, che continuerà per tutto il 2020, con la schedatura delle sue opere inserite nel PatER – Catalogo del patrimonio culturale dell’Emilia–Romagna e nel sito del museo. La grande novità di quest’anno sarà una pubblicazione riassuntiva del lavoro che ha impegnato il Museo nell’ultimo triennio e che riguarderà opere pubbliche e private.

Eva Pelechova sarà ospite nella residenza d’artista

È confermato anche il progetto sulla residenza d’artista per fare incontrare un’artista con il mezzo espressivo della ceramica. L’ospite avrà così l’occasione di realizzare, nei laboratori che furono di Carlo Zauli, opere d’arte secondo la propria poetica, rendendo ogni residenza un’esperienza unica. Saranno previsti anche momenti didattici e di approfondimento destinati a cittadini e studenti. L’artista ospite quest’anno sarà Eva Pelechova, mentre un’altra artista, l’inglese Urara Tsuchiya, collaborerà con il Museo Carlo Zauli nell’ambito di una residenza a cura del Faenza Art Ceramic Center.

Il Museo curerà la mostra del progetto Italia – Cina “Sulla via della ceramica da Aicc a Fuping”

A cura del Museo Carlo Zauli sarà poi l’allestimento di un ampio progetto espositivo dedicato ai ceramisti italiani che hanno compiuto un percorso di residenza d’artista presso il Fuping Pottery Village, uno dei centri ceramici più importanti della Cina. Tra il luglio 2019 e il settembre 2020, infatti, hanno partecipato o parteciperanno ad alcuni workshop in Cina 30 – 40 ceramisti italiani, attentamente selezionati e in particolare provenienti dalle Città della Ceramica aderenti ad Aicc.

Al Museo Carlo Zauli un 2020 all’insegna della didattica

Un’ampia parte del programma del Museo del 2020 è dedicata alla didattica: nei suoi locali si terrà un corso per curatori sotto il coordinamento di Guido Molinari, docente di Psicologia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra gennaio e ottobre 2020, presso il centro Zonarelli di Bologna, verrà organizzato un percorso rivolto alle persone in stato di fragilità o vulnerabilità del territorio con diverse attività, denominate Empowering People, con lo scopo di valorizzare le capacità, manuali ma anche relazionali, delle persone coinvolte per aprire loro nuove prospettive professionali. Per quanto riguarda i workshop, invece, quest’anno il Museo, in collaborazione con Aicc, creerà momenti formativi per fornire nuovi strumenti di conoscenza e nuovi contatti professionali, ampliando il percorso di sperimentazione ceramica. Protagonista di quest’anno sarà la ceramica contemporanea e i suoi maestri da Vietri sul Mare a Cutrofiano.

L’estate al Mcz: un calendario ricco di eventi

L’estate sarà, come ogni anno, un momento di grande vivacità per le attività del Museo, in collaborazione con le istituzioni del territorio per ampliare e rafforzare la rete culturale e lo sviluppo della creatività locale. Con la collaborazione della Regione, il Museo organizzerà un Padiglione Estate all’interno del quale saranno avanzate varie proposte culturali: oltre ai progetti di Residenza d’Artista, mostre e incontri dedicati agli artisti del territorio, appuntamenti musicali e concerti sulla musica contemporanea per coinvolgere un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo. Inoltre all’interno di Mcz Territorio, iniziativa dedicata ogni anno a un artista del territorio, a confrontarsi con i laboratori del Museo sarà Marco Ceroni, originario di Forlì, che vive e a lavora a Milano. Il Mcz sarà poi attivo anche in occasione di Argilà 2020: nei suoi locali infatti sarà ospitato il Simposio di Gmunden all’interno del quale saranno esposte le opere di diversi artisti di rilievo internazionale. Infine, per la prima volta a Faenza, sarà organizzato il Ceramic Performance Festival, innovativo format che lega la ceramica alle arti performative.

Matteo Nati

Matteo Nati

Nato a Faenza nel 1993, sono laureato in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Ho insegnato per un anno all’Istituto Alberghiero di Riolo Terme ma continuo a non sapermi orientare in una cucina. Appassionato di pallacanestro, politica e storia inglese, datemi una serie tv con dialoghi ben scritti e sarò completamente vostro.

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