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Novità alla Fototeca Manfrediana: sabato 8 inaugura la camera oscura

Cinquemila foto, cinquemila testimonianze uniche della città di Faenza dalla fine dell’Ottocento ad oggi: è questo il tesoro che la Fototeca Manfrediana custodisce da diversi anni all’interno dei prorpi archivi. Ma le potenzialità della Fototeca, realtà di giovani attiva da diversi anni in città, non si fermano alla conservazione storica. Sabato 8 ottobre 2016 i servizi offerti da questo collettivo si arricchiranno: la Fototeca presenterà infatti, tramite a un open day aperto alla cittadinanza, la propria camera oscura, intitolata al fotografo italiano Gianni Berengo Gardin.

Fototeca Manfrediana: nuovi macchinari e tecnologie

Durante l’inaugurazione di sabato a partire dalle 15.30 e fino alle 20 sarà possibile visitare gli spazi della Fototeca che ha sede al Dopolavoro ferroviario di Faenza (Via Santa Maria dell’Angelo, 24). «Nell’ultimo anno – scrive il collettivo – sono stati numerosi i cambiamenti avvenuti in Fototeca, i principali riguardano proprio la riorganizzazione della sede e degli spazi, il miglioramento dell’accoglienza e della funzionalità della sala principale (nella quale è custodito l’archivio e che funge inoltre da stanza per le riunioni del gruppo) e l’“upgrade” della camera oscura, con l’installazione di macchinari e tecnologie atti a perfezionare ulteriormente l’esperienza della stampa e dello sviluppo analogico delle fotografie».

“Un nuovo servizio usufruibile da tutti”

Il collettivo della Fototeca Manfrediana
Il collettivo della Fototeca Manfrediana

La Fototeca Manfrediana è una realtà attiva da diversi anni nel valorizzare l’arte fotografica e tutto ciò che vi sta attorno. «Il nuovissimo servizio – scrivono i componenti della Fototeca – darà la possibilità, a chi ne vorrà usufruire, di utilizzare la camera oscura durante tutto l’anno per le proprie sessioni di sviluppo e stampa fotografica».. All’inaugurazione di sabato 8 ottobre alcuni componenti del collettivo saranno presenti durante l’evento per rispondere alle domande, per fare da “ciceroni” nelle stanze della Fototeca e per far visionare l’archivio storico delle 5.000 immagini della Faenza antica, dalla fine del 1800 ad oggi.

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