Poesia, teatro, immagini: a Prometeo un’inchiesta su Dino Campana
Un po’ spettacolo, un po’ inchiesta, un po’ presentazione di un libro: sabato 10 dicembre al circolo Prometeo (vicolo Pasolini 6, Faenza) dalle ore 18 si terrà un vero e proprio processo a uno dei libri poetici più significativi e incompresi del Novecento: i Canti Orfici del poeta marradese Dino Campana (1885-1932). Come in un processo all’americana si sfideranno Accusa e Difesa a colpi di indizi, testimonianze e colpi di scena che riguarderanno la biografia campaniana e la poesia dei Canti Orfici. Al pubblico-giuria che parteciperà alla serata l’arduo compito, ricostruendo gli indizi, di decidere il verdetto finale.
Lo spettacolo-inchiesta presenterà il libro di Samuele Marchi “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici”
L’evento, dal titolo “Chi ha rubato i Canti Orfici? Inchiesta su Dino Campana” è stato ideato da Giacomo Sangiorgi e organizzato dall’associazione culturale Augusto Bertoni, realtà che vuole promuovere eventi di carattere culturale e di contaminazione artistica nel territorio faentino. Ad accompagnare il pubblico alla scoperta di Dino Campana e della sua poesia saranno le interpretazioni di Matilde Zauli e Alessandro Leoni della Compagnia teatrale Amici dell’Europa. Tanti i temi messi “sotto processo”: la scomparsa della prima versione dei Canti Orfici (che secondo la leggenda sarebbero stati poi trascritti a memoria dallo stesso Campana); il significato di Faenza all’interno del libro (utilizzando anche il gran lavoro svolto in questi anni dal professor Stefano Drei); Campana come grande “poeta camminatore europeo” e il ruolo del filologo – ossia chi studia i testi per cercare di dare una loro corretta interpretazione – all’interno della società contemporanea: in sostanza, a che serve oggi un filologo? L’evento si avvale inoltre della media partnership del blog Buonsenso@Faenza.
Un processo alla poesia di Dino Campana e al ruolo del filologo
Il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” è edito da Carta Bianca. All’interno del libro sono presenti le riproduzioni di pregevoli incisioni dell’artista Agim Sako, i cui disegni sono stati abbinati ad alcuni passi dei Canti Orfici.
Samuele Marchi ha scritto il proprio libro basandosi sugli studi e sull’approccio al testo letterario del filologo Francesco Benozzo, candidato al Premio Nobel 2015 e 2016 e ideatore dell’Etnofilologia: una in-disciplina che vuole cercare di svecchiare l’immagine del filologo passando “dall’edizione all’azione”. Un filologo dunque, quello promosso da Benozzo, con lo “zaino in spalla” e pronto a confrontarsi con le sfide della contemporaneità.