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Crpv Faenza: i progetti di innovazione agricola. E la Regione stanzia 250mila euro contro la cimice asiatica

Sviluppo di nuove cultivar più resistenti alle problematiche fitosanitarie, nuove strategie di difesa sostenibile, lotta alle resistenze dei patogeni e delle malerbe, risparmio idrico, valorizzazione dei sottoprodotti della filiera vitivinicola e, naturalmente, lotta alla cimice asiatica: sono numerosi i fronti progettuali su cui Crpv Faenza (Centro ricerche produzioni vegetali) ha investito tempo e risorse. Fra i risultati più importanti si evidenziano, ad esempio, le attività condotte sul tema delle varietà di vite da vinoresistenti alle principali malattie fungine; la  lotta alle resistenze dei principali patogeni e delle malerbe, il progetto Vals.So Vitis per la valorizzazione dei sottoprodotti della filiera vitivinicola (foglie, sarmenti, vinacce) da trasformare in sub-prodotti di energia, co-prodotti nutraceutici e per la produzione di biochar da utilizzare per migliorare le caratteristiche agronomiche del suolo. Resta un fronte aperto, infine, la lotta alla cimice asiatica: i dati evidenziano come i risultati migliori, in attesa di individuare nuove soluzioni in grado di salvaguardare la produzione frutticola, siano stati ottenuti combinando diverse strategie e in particolare l’impiego di barriere meccaniche (reti multifunzionali), integrate con trattamenti insetticidi.

Crpv Faenza: 30 anni di attività con progetti d’innovazione

Da oltre 30 anni, Il Centro Ricerche Produzioni Vegetali promuove ricerca, sperimentazione e divulgazione nel settore agro-alimentare della Regione Emilia-Romagna, operando direttamente con le maggiori realtà produttive del comparto. Accoglie nella sua struttura ricercatori che da anni operano strettamente a contatto con la realtà imprenditoriale agricola. Ha lo scopo di predisporre ricerche, progetti e azioni di innovazione appositamente ideati e realizzati in funzione delle esigenze dei propri soci, che nel complesso rappresentano oltre il 60% della Plv vegetale regionale. Per quanto riguarda la situazione contemporanea, «di fronte a tante e tali difficoltà e in assenza di risposte concrete sul futuro – commenta il presidente di Crpv, Raffaele Drei -, il rischio di vedere sempre più aziende del settore gettare la spugna è concreto. Siamo di fronte a una crisi senza precedenti che minaccia la sopravvivenza di un tessuto produttivo che, in Emilia-Romagna, rappresenta un’eccellenza e coinvolge migliaia di posti di lavoro oggi potenzialmente a rischio».

Raffaele Drei: “Servono maggiori risorse per la ricerca”

«Come Crpv siamo all’opera – prosegue Drei – per fornire risposte nuove a tanti problemi importanti. Ma la sfida è alta anche per la ricerca: l’accelerazione alla comparsa ed allo sviluppo dei problemi in campagna, determinata dal cambiamento climatico, ci impone di cercare di rispondere in tempi sempre più brevi. Occorre quindi un mutamento sostanziale anche nel nostro mondo: dobbiamo applicare nuove tecniche e schemi sperimentali che ci permettano di correre più velocemente del cambiamento climatico. Solo così potremo garantire ai produttori le risposte e le soluzioni adeguate a salvare la redditività delle loro aziende; perché ogni risultato, ogni tecnica innovativa deve essere orientata al mantenimento di un livello di redditività sostenibile. Per correre più veloce del cambiamento è necessario un maggior impegno e maggiori risorse nella ricerca: i risultati delle ricerche del Crpv sono espressione di una sinergia virtuosa fra pubblico e privato. Una sinergia che mette insieme idee e finanziamenti, allo scopo di ottenere risultati importanti per tutte le aziende del settore agricolo, il primo danneggiato dal cambiamento climatico e che vede erodersi quotidianamente la redditività del proprio lavoro”.

Emilia-Romagna: arriva il bando da 250mila euro a sostegno della lotta alla cimice asiatica

«Innovazione, sperimentazione e sostenibilità sono i campi di azione sui quali lavoriamo con tenacia – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, sottolineando il ruolo del Crpv, storicamente uno degli attori principali del sistema regionale della ricerca – .In particolare attraverso il Piano di sviluppo rurale 2014-2020 abbiamo investito complessivamente oltre 50 milioni di euro per progetti di ricerca su cambiamento climatico, sostenibilità e competitività: la dotazione più alta tra tutte le regioni europee. Dei fondi per l’innovazione, 35 milioni sono già stati assegnati, 8,3 milioni rientrano in bandi al momento in corso e ulteriori 8,8 milioni di euro andranno a finanziare bandi di prossima apertura. Tra questi, risorse specifiche saranno destinate anche a interventi di contrasto della cimice asiatica, una delle principali emergenze fitosanitarie per la nostra agricoltura».

Presentato poi il bando di contrasto alla cimice asiatica, approvato dalla Giunta regionale, che stanzia 250mila euro per la concessione, tramite gli organismi di garanzia, di un contributo in regime di de minimis a favore delle imprese agricole del settore ortofrutticolo con priorità a quelle delle zone colpite dalla cimice asiatica e da altre avversità climatiche e fitosanitarie.’impegno della Regione non si ferma solo all’aiuto economico, ma come più volte affermato vuole combattere la diffusione del parassita per dare una risposta definitiva al problema. Il 20 settembre entrerà in vigore Dpr 05/07/2019, n. 102i (GU 208 del 05/09/2019), il provvedimento che la Regione Emilia-Romagna ha sollecitato fin dal 2015, che modifica il recepimento della direttiva comunitaria Habitat da parte del nostro Paese e introduce una deroga al divieto di introduzione in natura di specie non autoctone: provvedimento che può consentire l’immissione della vespa samurai per contrastare la cimice.

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