#buonsensoaigiovani – ILARIA GIAMA – Partito Democratico
#buonsensoaigiovani
Intervista a Ilaria Giama – 19 anni – Partito Democratico
– Perchè si candida come consigliere comunale? Come nasce questa passione?
Sono diversi anni che mi impegno all’interno del Partito Democratico perché ho trovato all’interno di questa organizzazione un luogo sereno, aperto al dialogo ed allo scambio di idee a partire dalle iniziative fino ad arrivare alle chiacchierate amichevoli ed informali tra amici e conoscenti in Via Cavour.
Per questo motivo ho deciso di dare un contributo concreto, inoltre mi sono accorta che tra i miei coetanei la parola “Politica” è quasi considerata come un’offesa. Questo è proprio il preconcetto che vorrei eliminare dal pensiero comune. La Politica comprende tutte le decisioni che compiamo nell’arco della giornata, ed è ciò che vorrei trasmettere a tutti i ragazzi della mia età. Tutti, dai più giovani ai più maturi, si lamentano, ed il mio obiettivo è quello di far capire che dal momento in cui qualcosa non ci piace, dobbiamo metterci in gioco per migliorarla.
– Al giorno d’oggi sembra che la parola “giovane” sia sinonimo di “buono”. A prescindere dalla persona, si crede che la risorsa fresca non possa che fare bene all’interno di un consiglio comunale; cosa pensa al riguardo? Cosa portano di diverso i giovani in politica?
Io penso che le risorse giovanili siano fondamentali sia perché prima o poi noi ragazzi saremo adulti, e toccherà a noi, che ci piaccia o no, amministrare le città, sia perché la Politica riguarda tutti senza distinzioni di età. Ma, chiaramente, bisogna avere grandi esempi pieni di esperienza, che ci possano aiutare all’interno del nostro percorso formativo. I giovani portano in politica idee diverse, o più semplicemente riadattate e più al passo con i tempi. Se la classe dirigente è interamente composta da adulti, inevitabilmente non si ha uno scambio di idee che permetta un’ondata di freschezza all’interno dell’amministrazione.
– Congratulazioni, è stata eletta come consigliere comunale! Fra 5 anni per cosa sarà ricordata? Quali saranno le sue battaglie?
Tra 5 anni vorrei che la gente in un giorno di risposo vada a visitare il Museo Internazionale delle Ceramiche, rendendosi conto che abbiamo un’eccellenza a livello mondiale “in casa”; che da tutto il comprensorio ragazzi e bambini vengano a studiare musica alla Scuola G. Sarti, grandissima risorsa faentina; che tutti i lavoratori siano contenti perché l’amministrazione è riuscita ad alleggerire tutta la burocrazia che impedisce l’attuazione di eventi ed iniziative; che i bambini siano contenti di andare a scuola perché lì trovano un bellissimo luogo di dialogo e studio, ma anche un luogo dove apprendere interessanti storie e nozioni sulla nostra città; mi piacerebbe che non ci fosse più il “problema dell’integrazione”, perché se qualcuno ha bisogno, non è importante la sua lingua, il suo colore, la sua religione o il suo orientamento sessuale, lo aiuto perché so che lui farebbe lo stesso con me; che tutti i ragazzi non vedano l’ora che sia giugno, non perché finisce la scuola, ma perché ci si diverte ad andare al Palio del Niballo con la sana competizione dei Rioni. Infine vorrei vedere tutti i ragazzi che avranno la mia età impegnati in Politica, quella vera, non importa il partito, importa il dialogo pacifico.
Tra 5 anni vorrei che tutti si ricordassero che #lasquadraconta, perché io, con tutti gli altri miei colleghi ci siamo impegnati per trasmettere entusiasmo e per realizzare tutto questo.