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SÈST – Di discriminazioni si tratta

SÈST – Di discriminazioni si tratta

Leggendo le testate nazionali degli ultimi giorni ci sono saltati all’occhio due articoli spesso riportati assieme. Uno è la notizia dell’ennesimo episodio di violenza (fisica e verbale) a danno di un ragazzo gay torinese. L’altro è lo scandalo mondiale a seguito dell’intervista a Stefano Gabbana per la sua posizione a favore della famiglia tradizionale nonostante la sua dichiarata omosessualità.

Pensiamo che la prima cosa che ognuno tende a fare di fronte a questi episodi sia lo schierarsi, portando inevitabilmente a puntare il dito verso l’una o l’opposta direzione.

Dal punto di vista giornalistico, crediamo sia molto complicato commentare il tema, ciò non toglie la nostra voglia di dialogare e confrontarci sugli avvenimenti nazionali, proponendo alcune riflessioni.

Sebbene siamo tutti oramai colmi di retorica, crediamo che denunciare e prendere le distanze da episodi di violenza non sia mai scontato. Questo non deve, però, sbilanciare l’oggettività degli avvenimenti, ovvero che di due episodi di discriminazione si stia trattando. Ancor più triste, è notare come la logica mediatica porti a strattonare la verità verso una fazione piuttosto che un’altra rendendo, con una punta di relativismo, ogni pensiero legittimo.

Buonsenso@Faenza si propone di approfondire e creare spunti di riflessione, magari banali a giudizio di qualcuno, ma non per questo meno validi. Pensiamo sia importante iniziare a fare azioni concrete, magari scrivendo una mail a Stefano, il ragazzo picchiato, dicendogli che ci dispiace per ciò che è successo, o iniziando a morderci la lingua tutte le volte che disprezziamo una persona per il suo pensiero senza capirne le intenzioni.

Forse, solo allora, potremmo sederci, discuterne e iniziare a fare qualche scelta anche a livello cittadino.

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