Niccolò Bosi (Pd) e Ilaria Visani (Mdp) sulle revoche a Piroddi: “Scelta non condivisa”
Una decisione che sta facendo discutere all’interno delle forze di maggioranza del consiglio comunale faentino e che ha provocato le prime reazioni ufficiali. Attraverso una nota a stampa congiunta di domenica 3 novembre 2019, i capogruppo in consiglio comunale Niccolò Bosi (Pd) e Ilaria Visani (Mdp) esprimono perplessità sulla scelta del primo cittadino Giovanni Malpezzi di revocare le deleghe di Urbanistica ed Edilizia all’assessore Domizio Piroddi (Insieme per cambiare). «Abbiamo appreso con stupore dalla stampa – si legge nella nota – la decisione unilaterale del sindaco di togliere alcune deleghe all’assessore Piroddi, scelta non condivisa né con le forze politiche che compongono la maggioranza, né tantomeno con i gruppi consigliari che, con onestà e impegno, sostengono da sempre l’azione amministrativa all’interno del Consiglio Comunale».
Uno ‘scontro’ che apre scenari sulle regionali e su Faenza 2020
Diversi i temi che si intrecciano in questa vicenda: da una parte le manifestazioni di interesse pervenute quest’estate al Comune tramite il bando di urbanizzazione, come la proposta di urbanizzazione da parte della società agricola Le Cicogne dell’area Graziola, proposta che ha suscitato diverse critiche da parte di forze politiche e associazioni (anche se da parte dell’amministrazione è sempre stata ribadita la volontà di non cementificare l’area, ndr). Dall’altra, le vicende politiche riguardanti le elezioni regionali, dove lo stesso Domizio Piroddi, esponente di Insieme per Cambiare, era stato indicato come possibile candidato, gettando le basi per un possibile derby all’interno delle forze di centrosinistra con Manuela Rontini, già consigliere regionale del Partito Democratico. «Non condividiamo questa mancanza di condivisione e di fiducia nei confronti dei propri gruppi consigliari tanto più visto che saranno proprio i consiglieri a essere chiamati a esprimersi nel merito delle proposte relative alle manifestazione di interesse pervenute – concludono – Sembrerebbe che questa scelta sia frutto di un’azione politica più ampia e non contestuale al tema, che in tal caso aprirebbe altri ragionamenti da parte dei gruppi che sostengono questa amministrazione».