Doppio appuntamento in biblioteca: report di Fronte Comune e concerto nel segno di Dante
Un’occasione per dare voce alle esigenze e alle idee di chi frequenta ogni giorno la biblioteca per indirizzare e promuovere piccoli e grandi miglioramenti negli spazi e nei servizi. Sabato 29 Agosto, alle ore 10.30, la Biblioteca Manfrediana di Faenza ospiterà la presentazione di risultati dell’indagine condotta in biblioteca per promuoverne piccoli e grandi miglioramenti. Nel dicembre 2019, infatti, un gruppo di giovani dell’associazione Fronte Comune ha predisposto un questionario attraverso il quale mettersi all’ascolto delle tante persone che la frequentano e – attraverso le loro idee, spunti e considerazioni – valorizzare i servizi, i luoghi e gli strumenti e per renderli sempre più efficaci e condivisi.
Il questionario elaborato aveva due principali finalità: quella innovativa e quella analitica. Si chiedeva di proporre idee innovative per i servizi e gli spazi della biblioteca e di valutare gli spazi, gli strumenti e i servizi già esistenti. Sabato 29 agosto verranno illustrati in sala Dante i risultati emersi dall’analisi dei questionari. Prenotazione obbligatoria: telefonando allo 0546 691700.
Il 30 agosto il concerto del Collegium Musicum Classense
Domenica 30 agosto alle ore 10.30 tornano i concerti della Biblioteca organizzati in collaborazione con il Collegium Musicum Classense. Il concerto si svolgerà per la prima volta nel Chiostro Maggiore della Biblioteca e sarà l’occasione per tornare ad ammirare l’antica fontana della Beneficienza, che nel 1933 Piero Zama fece collocare alla testata del portico ovest del primo chiostro. Nel programma del concerto sono presenti due secoli e tre tradizioni musicali che si intersecano e si nutrono a vicenda, tra Francia, Italia e Germania. Sappiamo che i musicisti di ogni epoca hanno viaggiato alla ricerca di queste diverse tradizioni per studiarle e raccoglierne elementi da portare in patria.
Durante il concerto letture dal De volgari eloquentia
Questa stessa diversità la ritroviamo nelle lingue, anch’esse sottoposte a contaminazioni reciproche ma ricche di caratteri personali. Con un salto ardito, possiamo passare al Medioevo di Dante e alle sue considerazioni sulle diversità linguistiche, che toccano addirittura i diversi dialetti di città e paesi confinanti: si stupisce il poeta non solo che ci siano differenze tra paesi distanti, ma anche tra città vicine, come Faenza e Ravenna o Forlì, e si diffonde in piccoli dettagli di pronuncia e parole. Nello stesso tempo Dante accomuna tutti questi linguaggi nella loro diversità e nel loro confrontarsi reciproco a partire dall’unica radice latina, riconducendo questa grande varietà all’unità primitiva. Durante l’evento verranno letti brani della Divina Commedia e del De vulgari eloquentia.
Prenotazione obbligatoria: http://collegiummc.racine.ra.it/