Ceramica e innovazione: le stampanti 3d di Wasp
I ceramisti di tutto il mondo possono stare tranquilli: le stampanti 3d di nuova generazione non scacceranno gli artigiani dal loro posto vicino al tornio. Al contrario, potranno essere per loro di grande aiuto. A confermarlo è Sebastiano Orioli, progettista di Wasp, azienda innovativa di Massa Lombarda che ha partecipato con un proprio stand all’ultima edizione di Argillà, la mostra mercato della ceramica che si è organizzata a Faenza dal 2 al 4 settembre 2016. L’azienda si occupa di sviluppare la tecnologia delle stampanti 3d e durante la Fiera ha esibito alcuni degli ultimi modelli prodotti. «Tramite la stampa 3d – sostiene Sebastiano Orioli – non si punta a sostituire il tornio che rimane tuttora una tecnica perfetta frutto di millenni di esperienza. L’obiettivo è invece quello di realizzare pezzi che sarebbero fisicamente impossibili da realizzare a mano». Ecco allora che una stampante 3d può essere utile ad un’artista o un artigiano per dare forme sempre nuove e originali alle proprie opere.
Mi scusi, potrebbe stamparmi una casa?
Un sogno: costruire un’intera casa con una stampante 3d. È questo il grande progetto nel cassetto di Wasp (World’s Advanced Saving Project), azienda nata nel 2011 che attualmente conta più di venti dipendenti. «È il sogno ambizioso da cui è partito l’ideatore di Wasp – continua Sebastiano – e per riuscire un giorno a realizzarlo siamo partiti dal piccolo. L’argilla è il materiale più adatto per realizzare le nostre sperimentazioni». Un obiettivo, quello di costruire una casa a “km 0” utilizzando i material del territorio, forse neanche troppo lontano del tempo: Wasp è riuscita a sviluppare, tra i vari modelli di stampanti 3d, un prototipo di dodici metri capace di far diventare quel sogno sempre più vicino alla sua realizzazione.
Wasp e Argillà 2016
Nel frattempo in occasione di Argillà 2016, Wasp ha presentato DeltaWasp 3MT una nuova stampante 3d, alta tre metri, in grado di stampare sculture grandi fino al metro cubo. Una tecnologia in grado di far leva sulla sapienza artigianale e aprire nuovi orizzonti espressivi. «Le stampanti 3d – conclude Sebastiano – stanno sempre di più entrando nel mondo del lavoro e anche in quello delle scuole e della ricerca. I settori sono tanti: progettazione, produzione seriale, medicale, dentistico e tanti altri. In questo senso, l’argilla rimane un materiale versatile e interessante per condurre le nostre sperimentazioni».