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Violenza sulle donne: nei 13 centri antiviolenza dell’E-R numeri in aumento

L’Emilia-Romagna ricorda l’8 marzo e lo fa anche attraverso i numeri per sottolineare un fenomeno – quello della violenza sulle donne – tutt’altro che superato. Le donne che si sono rivolte nel 2016 ai 13 centri che compongono il Coordinamento dei Centri antiviolenza della regione Emilia-Romagna in cerca di aiuto nel 2016 sono state 3.431, anche quest’anno in leggero aumento rispetto al precedente, in cui gli stessi Centri avevano accolto 3.353 donne (+2,2%). Di queste hanno subito violenza 3.197 donne (pari al 93,2%, contri il 91,1% dell’anno precedente). Numeri in aumento che testimoniano però un sempre maggior coraggio di denunciare le violenze domestiche.

Nei 13 centri antiviolenza si sono rivolte 3.431 donne nel 2016 (+2,2%)

Nel corso del 2016, le donne che hanno preso contatto per la prima volta con uno dei Centri antiviolenza del Coordinamento regionale sono state 2.552, in aumento rispetto all’anno precedente +5,8% (140 donne). Le donne che hanno continuato un percorso iniziato in anni precedenti sono state 645. Le donne provenienti da altri Paesi nel 2016 sono 949 pari al 38,0%, una presenza in leggero aumento rispetto agli ultimi anni, in cui si era assestata intorno al 36%. Le donne italiane sono 1.552 il 62,0%.

Le donne accolte che subiscono violenza con figli/e sono complessivamente 1.841, pari al 76,9%, una percentuale del tutto simile a quella del 2015. I figli/e delle donne accolte sono 3.169: in media 1,7 figli/e per donna (considerando il gruppo delle donne con figli/e). Fra di essi coloro che hanno subito violenza sono 1738, pari al 54,8%, una percentuale del tutto simile a quella dell’anno precedente, il 2015.

Hanno subito violenze fisiche nel 65,8% dei casi (1.679 donne); violenze psicologiche nel 92,4% (2357 donne); violenze economiche nel 41,5% (1059 donne); violenze sessuali nel 14,1% (360 donne). Percentuali che rimangono pressoché invariate rispetto agli anni precedenti.

Le donne ospitate nelle case-rifugio e nelle altre strutture dei Centri antiviolenza del Coordinamento regionale, sono state 225, i figli/e 223. Anche quest’anno si registra in entrambi i casi un aumento: + 27 donne, +10 figli/e. Considerando insieme le donne e i figli/e ospitati, in media le notti di permanenza sono 94.

Emilia-Romagna: 4 milioni di euro per contrastare la violenza sulle donne

Per sostenere il contrasto alla violenza sulle donne, la Regione Emilia-Romagna ha stanziato quasi 4 milioni di euro (3,9 milioni) di fondi riservati al contrasto alla violenza contro le donne derivano in parte da fondi statali (2,9 milioni) e in parte da stanziamenti regionali (un milione). Di questi, alla gestione dei centri antiviolenza sono riservati 1,56 milioni; oltre 423mila euro serviranno invece per l’apertura di nuovi centri e di nuove case rifugio; infine, 920mila sono previsti dal Piano straordinario contro la violenza sessuale e saranno destinati a formazione, inserimento lavorativo, autonomia abitativa e implementazione dei servizi informativi relativi al fenomeno della violenza.

Per dare continuità agli interventi promossi dalla Regione per i progetti di promozione e conseguimento delle pari opportunità e per il contrasto a discriminazioni e violenza di genere, anche nel 2018 è previsto un bando da un milione di euro per sostenere e valorizzare l’attività che enti locali e mondo dell’associazionismo sviluppano e promuovono da anni anche attraverso proficue collaborazioni.

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