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Trade of future: dieci insegnanti europei a Faenza per parlare dei lavori del futuro

Quali saranno i lavori del futuro? Una domanda importante quando si parla di scuola. Proprio per parlare di questo dieci insegnanti degli istituti comprensivi del Regno Unito, Spagna, Slovenia e Grecia da domenica 7 a venerdì 12 novembre si incontrano a Faenza per il progetto dal titolo ‘Trade of future’, con capofila una scuola della città spagnola di Lorca. Obiettivo della visita di formazione è lo scambio di informazioni partendo dai lavori del passato e della loro evoluzione attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

Trade of future

Scambi tra le nazioni europee a Faenza

Nel pomeriggio di lunedì 8 novembre la delegazione, accompagnata dalle colleghe dell’Istituto Comprensivo San
Rocco di Faenza e dalla sua dirigente, Marisa Tronconi, è stata ricevuta dal sindaco Massimo Isola e dall’assessora alla Scuola Martina Laghi. “Questa mattina -ha spiegato Elisabetta Ravetta, responsabile del progetto per la San Rocco- abbiamo lavorato nel nostro istituto impegnandoci in attività scolastiche e di formazione; nel
pomeriggio, dopo essere stati accolti a Palazzo Manfredi e il saluto del primo cittadino e dell’assessora Laghi, continueremo la nostra visita alla città. Martedì proseguiremo con i nostri incontri formativi e durante le ore didattiche e nel pomeriggio visiteremo il Museo internazionale delle ceramiche, la storica Bottega ceramica Gatti e la sede del Rione del Borgo Durbecco”. Il sindaco Isola, che ha ricevuto la delegazione nella Sala del Consiglio comunale insieme all’assessora Laghi, ha messo in evidenza l’importanza degli scambi tra nazioni, ricordando le fitte relazioni internazionali che Faenza ha stretto attraverso il linguaggio della ceramica, sottolineando quanto “la nostra città sia stata insignita, nel 1968, prima italiana non capoluogo di provincia, del Premio Europa per essersi impegnata nella promozione degli ideali europeisti della nostra comunità”.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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