Shoah: i 15 nuovi libri proposti dalla Biblioteca Manfrediana
Il Giorno della Memoria 2017 presenta a Faenza un calendario fitto di iniziative partite martedì 17 gennaio e che proseguiranno per tutto il mese. Per chi volesse prendersi del tempo per approfondire il passato e “fare memoria”, ecco una lista di 15 nuovi libri acquistati dalla Biblioteca Manfrediana di Faenza sulla Shoah, liberamente disponibili al pubblico.
Per verificare la disponibilità dei libri, si consiglia di verificare sull’Opac delle biblioteche di Romagna.
Giornata della Memoria 2017: le letture consigliate dalla Biblioteca Manfrediana
Monica G. Alvarez , Se questa è una donna : il racconto dell’altra faccia del male , Milano : Piemme, 2016, 390 p.
Mengele, Goebbels, Himmler sono nomi tragicamente noti, così come le atrocità commesse da loro e da molti altri criminali nazisti nei campi di concentramento e sterminio. Ma su quel periodo non tutti i tabù sono caduti. Sul male commesso dalle donne la storia è stata a lungo reticente. Quasi imbarazzata. Chi dà la vita può scendere all’abiezione più pura senza esservi costretta? La risposta è sì. Meno conosciute dei famigerati complici, ma non meno sanguinarie, sono le donne ritratte in questo libro. Maria Mandel, la “bestia di Auschwitz”, amava prendere a calci sul viso i prigionieri. lise Koch, la “cagna di Buchenwald”. si faceva confezionare paralumi con la pelle delle sue vittime. Hermine Braunsteiner è responsabile di almeno 200.000 morti. Molte di loro sono tornate presto in libertà, quasi offese di aver scontato qualche anno in prigione. Erano donne che potevano scegliere, non erano povere, erano spose e madri. E hanno scelto il male. E ci si sono applicate spesso con più impegno degli uomini.
Paola Capriolo, Partigiano Rita, Einaudi Ragazzi, 2016, 135 p.
Dal 1938 al 1944 le vicende italiane narrate attraverso il quotidiano di una ragazza triestina, Rita Rosani, di famiglia ebraica benestante, arrivata da anni dalla Moldavia e perfettamente integrata in città dopo aver italianizzato il proprio cognome ed avere ottenuto la cittadinanza. Rita è nata in Italia, l’italiano è la sua lingua, le persecuzioni vissute in patria dai genitori fanno solamente parte di una storia di famiglia che pare lontana; lei pensa alle vacanze, ai vestiti, all’amore che verrà. La sua storia, una storia vera narrata da Paola Capriolo, diventa la narrazione dei mesi in cui l’Italia cambia, arrivano le leggi razziali, il confino per gli ebrei che non avevano cittadinanza, l’insinuarsi della certezza che anche la libertà per chi riesce a salvarsi è una concessione del destino che può essere revocata da un momento all’altro.
Ahmed Dramè con Sophie Blandinieres, Una volta nella vita, Milano : Vallardi, 2016, 149 p.
Siamo al Liceo Léon Blum, Créteil, banlieue parigina: una miscela esplosiva di etnie, confessioni religiose e conflitti sociali. Nella classe più difficile della scuola, la professoressa di storia, Anne Anglès, invece di capitolare come molti altri colleghi di fronte al malessere di questi adolescenti, propone loro un progetto comune: partecipare a un concorso del Ministero dell’Istruzione sul tema del genocidio ebraico. Una missione pressoché impossibile per una classe a maggioranza musulmana, dove la Shoah lascia indifferenti, quando non viene palesemente negata. Dapprima riluttanti, gli studenti accettano infine la sfida. Vinceranno il concorso e la loro vita cambierà per sempre. Questa incredibile storia vera, che ha commosso la Francia, è raccontata da uno di loro, Ahmed Dramé. Una favola moderna di riscatto e trasformazione, una vicenda attualissima che trasmette un messaggio di speranza: è possibile, nonostante le difficoltà, sfuggire a un destino apparentemente segnato.
Loic Dauvillier (sceneggiatura) La bambina nascosta, disegni: Marc Lizano, colori, Greg Salsedo, Modena : Panini, 2014 [78] p. : fumetti
Dounia è diventata nonna. Ripensa spesso alla sua infanzia e quella sera la piccola Elsa non le lascerà altra scelta. Dovrà raccontarle tutto. Tutto quanto! I suoi amici, la scuola, i vicini, i suoi genitori… Ma anche la stella gialla cucita sui vestiti, il rastrellamento, i tradimenti… e la sua vita di bambina nascosta. Età di lettura: da 10 anni.
Jennifer Elvgren (testo), La città che sussurrò, illustrazioni di Fabio Santomauro, Firenze, Giuntina, 2015, [32] p
Anett scopre che nello scantinato della sua casa si nasconde una famiglia di ebrei. Anche se scendere le scale buie dello scantinato le fa un po’ paura, è lei a portar loro da mangiare oltre a tutte le cose di cui hanno bisogno. Così conosce Carl, un bambino come lei, con cui fa presto amicizia. La famiglia di Carl sta aspettando una notte di luna piena per raggiungere il porto e fuggire in Svezia, ma le nuvole non vogliono diradarsi ed è troppo buio per scappare. Finché ad Anett non viene in mente un’idea geniale per salvare il suo amico Carl dai soldati nazisti che si stanno avvicinando sempre di più. Ma per metterla in pratica dovrà coinvolgere l’intero villaggio e soprattutto non fare troppo rumore… Questa storia, fatta di coraggio e solidarietà, è basata su una vicenda realmente accaduta durante la seconda guerra mondiale, un episodio che tiene accesa fino ad oggi la luce della speranza nella bontà umana.
Dario Fo, Razza di zingaro, Milano : Chiarelettere, 2016, 160 p.
Lui è Johann Trollmann (1907-1943), pugile sinti nella Germania nazista, il più bravo di tutti, ma c’è un particolare: è uno zingaro. La vita di Johann comincia subito di corsa, da quando, bambino, scopre la boxe e sale sul ring portando con sé i valori e la tradizione della sua gente, e guadagnando strepitose vittorie, una più emozionante dell’altra, con il pubblico (soprattutto femminile) in visibilio. Ma uno zingaro non è come gli altri tedeschi: come può rappresentare la grande Germania alle Olimpiadi del 1928? Le strade del successo ben presto gli vengono sbarrate, il clima politico peggiora, il nazismo travolge tutto, anche la sua vita e quella della sua famiglia. Non importa che Johann sia il più bravo, il titolo di campione dei pesi mediomassimi gli verrà negato, nonostante la vittoria sul ring. Da quel momento la sua vita diventa impossibile: prima il divorzio cui è costretto per salvare la moglie e la figlia, poi la sterilizzazione, la guerra cui partecipa come soldato e infine il campo di concentramento e l’ultima sfida, quella decisiva, contro il kapò, che vincerà, e per questo sarà punito. Con la morte. Solo di recente la Germania ha riconosciuto il valore e l’autenticità di questa storia consegnando alla famiglia Trollmann la corona di campione dei pesi mediomassimi negata a Johann ottant’anni prima.
Anna Foa, Portico d’Ottavia, illustrazioni di Matteo Berton ,Roma ; Bari : Laterza, 2015, 56 p. : in gran parte ill. ; 33 cm
Quel giorno dell’ottobre 1943 la donna fantasma si muoveva per tutta la Casa e gridava a tutti: Scappa, scappa. Si racconta che quella mattina la si incontrasse sulla soglia degli appartamenti vuoti, nei quadri delle finestre, sui tetti. Arrivava in un fruscio e si dice che sussurrasse: Presto, fate presto»……
Marina Girardi, Rocco Lombardi, L’argine / [Padova], Becco Giallo, 2016, 135 p. : fumetti
Aprile 1945. Frazchì è un bambino che vive a Cotignola, nella bassa ravennate, ai piedi dell’argine del fiume Senio dove il fronte della guerra si è bloccato ormai da mesi. Là sua è una corsa contro il tempo: deve portare a ingravidare Ninetta, la capretta di famiglia, prima che la fame prenda il sopravvento e le bombe degli Alleati radano al suolo ciò che resta del paese. Insieme a Ninetta, però, Frazchì deve portare con sé anche il peso di un segreto pericoloso. Marina Girardi…
Hervé Le Corre, Dopo la guerra, Roma : E/O, 2015, 515 p.
Bordeaux, anni Cinquanta. Una città che ha ancora addosso le stimmate della Seconda guerra mondiale e in cui si aggira la figura spaventosa del commissario Darlac, uno sbirro corrotto che ha fatto i soldi durante l’Occupazione collaborando con i nazisti. Intanto già si profila un nuovo conflitto e i giovani vengono richiamati per partire per l’Algeria. Daniel sa che questa è la sorte che lo attende. Ha perduto i genitori.
Elena Loewenthal, Miti ebraici, Torino : Einaudi, 2016, 210 p.
Dalla cacciata di Adamo ed Eva dal giardino dell’Eden al paese dei tonti, dagli angeli caduti per la loro presunzione alle peregrinazioni delle dieci tribú perdute, dalla saggezza di Salomone e del giovane Abramo al gigantesco Golem di Praga. Il concetto di mito sembra non avere nulla a che fare con l’ebraismo e con l’idea di un unico Dio creatore. Eppure la tradizione d’Israele è ricca di racconti che ne hanno il sapore. Il mito ebraico forse sta proprio nell’insieme di questi infiniti racconti, attraverso i quali ha preso e prende ancora forma l’immaginario di un popolo. Elena Loewenthal ci accompagna alla scoperta di quell’oceano profondissimo che è la parola d’Israele, alla ricerca di quanto in essa c’è di mitologico. Storia dopo storia, leggenda dopo leggenda veniamo condotti nell’universo della tradizione ebraica, tra luoghi fantastici, personaggi affascinanti e sogni misteriosi.
Renata Mambelli, Il sorriso delle vongole, illustrazioni di Vanna Vinci, Milano, Piemme Junior, 2010, 136 p.
Un paesino di mare della costa sud adriatica. Si è in tempo di seconda guerra mondiale, con il fronte tedesco che sta arretrando all’avanzata degli alleati. Il giovinetto Gigio collabora alle necessità di famiglia raccogliendo le vongole in riva al mare, al matino presto quando “sorridono” e con gli amici le vende al mercato. IL fratellino Mimmolino da seguire, la sorella Teresa è in servizio in città, mamma lavora per famiglie, papà è soldato in Libia. Luci misteriose nella villa degli ebrei Foa, ove l’amico Gabriele veniva tutte le estati in vacanza, fan partire una gara segreta di solidarietà fra ragazzi e la comunità per proteggere Gabri e la piccola Lia, scampati al rastrellamento tedesco della famiglia. Alla fine tornerà solo il papà dai campi di concentramento, ma la mamma e la bella Sara ne rimarranno ingoiate.
Daniela Palumbo, Le valigie di Auschwitz , illustrazioni di Clara Battello, Nuova ed, Milano, Piemme, 2016 233 p.
Questo libro narra le tristi storie di quattro bambini: Carlo, Hannah, Emeline e Dawid, che vengono perseguitati solo per essere ebrei ed hanno delle vite molto difficili. La prima storia parla di un bambino italiano di nome Carlo che non può più andare a scuola e frequentare i suoi amici a seguito delle leggi raziali. Anche il padre viene licenziato dal suo lavoro di ferroviere ma, nonostante ciò, porta ogni giorno il figlio alla stazione per fargli vedere i treni che partono e che arrivano. Infatti, ciò lo diverte molto perché in questo modo dimentica tutte le sciagure che sta subendo la sua famiglia. Fin quando una sera il padre viene portato via e, il giorno seguente, al suo ritorno, dice alla moglie e al figlio che tutti gli ebrei stanno andando via e teme possa accadere qualcosa anche a loro. Il giorno dopo arrivano a casa due ufficiali che prelevano tutta la famiglia per portarla ad Auschwitz.
Guia Risari , La porta di Anne, illustrazioni di Arianna Floris, Milano : Mondadori, 2016, 167 p.
È l’agosto 1944. Alle prime luci dell’alba, tra le vie di Amsterdam c’è una casa in cui tutti sognano. Peter sogna verdi colline da attraversare a cavallo. Auguste sogna una pelliccia. Otto sogna navi capaci di solcare ogni oceano. Margot sogna di nuotare in piscina. Fritz sogna la donna che ama. Edith sogna di tornare bambina. Hermann sogna di camminare in un prato. Anne sogna di diventare una scrittrice. Il sogno più grande, per tutti loro, è la libertà: rintanati in un nascondiglio da oltre due anni per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei, aspettano che gli Alleati cancellino dall’Olanda e dal mondo l’incubo del nazismo. Ma in questa storia c’è anche il sogno del sottufficiale delle SS Karl Josef Silberbauer: lui vuole catturare otto persone nascoste in un vecchio edificio. E quel mattino, purtroppo, il sogno diventa realtà. Per la prima volta, un punto di vista inedito sulla vita di Anne Frank e degli occupanti dell’Alloggio segreto, nelle ore prima dell’arresto.
Esther Singer Kreitman, L’uomo che vendeva diamanti : romanzo, Torino : Bollati Boringhieri, 2016, 332 p.
Questo romanzo è una vera sorpresa. Esther è la sorella maggiore dei due molto più famosi Isaac Bashevis e Israel Joshua: privata dell’istruzione concessa ai fratelli, costretta a sposarsi, rifiutata dalla madre perché «brutta», relegata «in cucina», ma incapace di «stare zitta». Per fortuna, dato che ci regala questo superbo racconto, ambientato nella Anversa dei commercianti e tagliatori di diamanti, tutti ebrei, e poi nella Londra dei rifugiati, sempre ebrei, durante la prima guerra mondiale….
Timothy Snyder, Terra nera : l’olocausto fra storia e presente, [Milano], Rizzoli, 2015, 553 p.
L’immagine più diffusa della Germania nazista è quella di uno Stato onnipotente che catalogò, represse e sterminò un’intera classe di cittadini. Eppure tutti i principali crimini tedeschi furono commessi in aree dove le istituzioni erano state distrutte, smantellate o gravemente compromesse: lo sterminio di cinque milioni e mezzo di ebrei, di oltre tre milioni di prigionieri di guerra sovietici e di circa un milione di civili nelle cosiddette operazioni antipartigiane.
A cura di Pier Giorgio Bassi