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Faenza saluta Giuliano Bettoli, “sindaco del Borgo”

Faenza piange uno dei suoi uomini più rappresentativi: se n’è andato nella notte fra venerdì 2 e sabato 3 giugno Giuliano Bettoli, classe 1931, scrittore, poeta a autore di numerose iniziative culturali, apprezzato studioso, presidente della Filodrammatica Berton. Conosciuto da molti come “Sindaco del Borgo”, titolo acquisito per aver sempre vissuto proprio nel Borgo Durbecco, fra le parrocchie della Chiesa della Commenda e della chiesa di Sant’Antonino. Malato da tempo, Giuliano Bettoli era apprezzato dal pubblico faentino per la sua ironia, le sue ricostruzioni storiche, il suo amore per il dialetto e la cultura faentina.

Un’altra importante iniziativa alla quale Giuliano Bettoli ha dato un contributo fondamentale è stata Radio 2001 Romagna, nata nel 1976: fu una delle prime emittenti radiofoniche di Faenza, esperienza poi continuata in una rivista pubblicata ancora oggi dalla Tipografia Faentina sotto il nome di “2001 Romagna”.

L’attività nella Filodrammatica Berton

Uno dei suoi principali meriti è certamente quello di aver introdotto nella Filodrammatica un ricco filone di teatro dialettale di alta qualità. A questo scopo a partire dagli anni ’60 Giuliano Bettoli cominciò a scrivere traduzioni e adattamenti in dialetto di opere teatrali già note. Fra i più celebri adattamenti possiamo ricordare le seguenti commedie: Frazcõ l à vẽt e’ löt, l’opera prima di Bettoli, tratta da «La Fortuna si diverte»; La moj de s-ciuparẽ, tratta da una commedia di Franco Roberto; Tot al boch agli è surëli, tratta da una commedia di Antonio Gandino.

Oltre a Giuliano Bettoli altra figura di rilievo della Filodrammatica Berton è Luigi Antonio Mazzoni, autore e regista di numerose commedie, di cui una buona parte in dialetto. Assieme a Mazzoni, Giuliano Bettoli ha scritto l’articolo Il teatro non professionistico, pubblicato nel terzo volume di Faenza nel Novecento (Faenza, Edit Faenza, 2003). Inoltre i due hanno curato una raccolta Puisèi ’d Feza. Cento poesie scelte da Giuliano Bettoli e Luigi Antonio Mazzoni (Faenza, Stefano Casanova, 2002)

Il cordoglio del sindaco per la scomparsa di Giuliano Bettoli

«Difficile credere che Giuliano ci abbia veramente lasciati – scrive il sindaco Giovanni Malpezzi in una nota – Oltre ad essere una persona umanamente e intellettualmente straordinaria, Giuliano Bettoli era un tutt’uno con Faenza, colui che più di tutti ne rappresentava il corpo e l’anima. Di tanti si dice – a volte con un pò di retorica – che lasceranno un vuoto e ci mancheranno. Per Giuliano Bettoli è quantomai riduttivo. Faenza perde la sua principale memoria storica, colui che in questi anni, con inesauribile passione e curiosità condita da un’ironia e una simpatia fuori dal comune ha rappresentato l’autocoscienza dei faentini, scavando nella nostra storia passata come studioso delle tradizioni faentine e come commentatore di quella attuale, sottolineandone vizi e virtù con ironia e arguzia impareggiabili.
Poliedrico com’era è impossibile anche solo tentare di riassumere Giuliano e le mille iniziative che lo hanno visto protagonista, dalla passione per il teatro con la Filodrammatica Berton a Radio 2001 Romagna e all’omonima rivista, pubblicata in sodalizio con la Tipografia Faentina.

Giovanni Malpezzi “Era un tutt’uno con Faenza”

«Giuliano – prosegue il primo cittadino di Faenza – sarà sempre nel patrimonio inestimabile di ricerche, di aneddoti, di racconti quasi sempre in dialetto, nati spesso dalla collaborazione con i periodici faentini. Piccoli affreschi, quasi dei versi, intrisi di ironia, cultura, storia, dialetto, la cui lettura ha rappresentato per i faentini una tra le consuetudini più piacevoli. Faenza lo ha premiato nel 1982 come Faentino sotto la Torre, ma l’onorificienza che credo gli stesse più a cuore era quella di “sindaco del Borgo”, il borgomastro” del suo amato Borgo Durbecco. La chiave che mi consegnò anni fa all’interno del locale sopra la Porta delle Chiavi in segno di metaforica pacificazione con il resto della città è tra i ricordi più belli della mia esperienza da sindaco. Grazie Giuliano per tutto quello che sei stato per i tuoi cari, per i tuoi amici, per la tua Faenza. Alla famiglia le più sentite condoglianze mie personali e dell’Amministrazione comunale».

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