Scuola media Europa: c’è l’accordo tra Comune e Curia
La nuova scuola media Europa prende forma, e le sue aule continueranno a ospitare gli studenti delle medie. Accordo trovato tra la Curia e l’amministrazione comunale in merito al futuro della scuola media Europa: il canone di affitto proposto al Comune sarà abbassato a 225mila euro l’anno (rispetto ai 253mila euro proposti dall’amministrazione nell’ottobre del 2014, ndr) a fronte di un aumento del contratto a 25 anni. Allo stesso tempo, il Comune affitterà per 20mila euro l’anno anche il parcheggio a fianco i seminari, dove attualmente risiede la polizia municipale (in trasferimento dagli uffici del Seminario entro Natale prossimo, così come i servizi sociali), spazi che contano un centinaio di posti auto che verranno in parte riservati agli insegnanti consentendo in questo modo di rendere completamente ciclo-pedonale l’ingresso per gli studenti.
Scuola media Europa: contratto di locazione a 225mila euro, nell’estate 2018 la ristrutturazione entra nel vivo
Una scuola più sicura per i circa 450 studenti che attualmente frequentano l’Europa: i lavori di ristrutturazione – a carico della Curia e della durata prevista di tre anni – entreranno a pieno regime nell’estate 2018, di modo da non interferire con le attività didattiche. Prima di allora, cominceranno comunque i primi lavori sull’esterno della struttura. Interventi di consolidamento sismico, rifacimento degli impianti e degli infissi: in totale gli investimenti previsti sull’immobile di 3.700 metri quadri ammontano a oltre 4 milioni di euro. «Questi mesi sono serviti per affinare le valutazioni progettuali – spiega il sindaco Giovanni Malpezzi – e per avere certezze sui costi effettivi su tutte le ipotesi. Alla fine siamo venuti a un punto d’incontro sul costo del canone con la Curia: si è deciso di allungare la durata a 25 anni di contratto per dare la possibilità di un ammortamento più ampio».
Giovanni Malpezzi: “Si è scelta l’opzione più adeguata e sostenibile”
Una scelta che è arrivata dopo il vaglio di diverse ipotesi negli scorsi mesi: alla fine l’unica veramente credibile sarebbe stata la costruzione di una nuova scuola nel parco Stacchini, la cui realizzazione sarebbe costata alla casse comunali 6,8 milioni di euro (che potevano salire fino a 7,3 nel caso si fosse costruita anche una palestra a uso extrascolastico). «Altre ipotesi, come quelle di costruire una nuova scuola nell’area di via Corbari o della Graziola non sarebbero state possibili per motivi imposti dallo stradario» spiega il primo cittadino, che ha affermato come «costruire una nuova scuola non sarebbe stata la scelta più adeguata e sostenibile. Abbandonando i Seminari – prosegue Malpezzi – si lascerebbe poi nell’area di viale Stradone un ulteriore spazio vuoto oltre all’ex clinica Stacchini: non sarebbe una scelta urbanistica giusta».
Nel cortile sarà realizzato un campo sportivo all’aperto
Cambierà anche la fisionomia della scuola: il progetto prevede che l’attuale cortile di fronte l’ingresso scolastico – in gran parte utilizzato al momento come parcheggio degli insegnanti che, come detto, in futuro sarà trasferito in quello dei vigili – sarà reso esclusivamente ciclo pedonale, consentendo agli studenti di trascorrere la ricreazione anche fuori dalle aule. Ma non solo: viste le misure risicate dell’attuale palestra, nel cortile sarà realizzato un campo sportivo all’aperto dove i ragazzi potranno disputare partite di pallavolo, calcetto, basket e tennis. Inoltre, a seguito degli accordi per la ristrutturazione, si è deciso che si potrà fruire del chiostro interno all’edificio per eventi come la festa di fine anno e via dicendo.
Il calo delle nascite: in 5 anni perderemo il 15% dei bambini
«C’è stata discussione portata avanti dalla giunta su questo argomento – precisa l’assessore all’Istruzione, Simona Sangiorgi – e si è convenuti sul fatto che questa sia la soluzione migliore per la scuola media Europa nel rispetto dei bambini, dei soldi pubblici e del territorio. Una scelta responsabile e a lungo termine». Per quanto riguarda la fascia d’età delle medie, infatti, i numeri cresceranno ancora fino al 2020, dopodichè – in concomitanza con il calo delle nascite degli ultimi anni – il loro numero inizierà a calare sensibilmente anche del 15% in soli cinque anni, portando così alla formazione di un numero minore di classi. «Tra venticinque anni – spiega l’assessore Sangiorgi – quando il contratto di locazione sarà terminato, sarà da ripensare tutta l’organizzazione scolastica e logistica degli spazi, visti i numeri esigui di studenti che avremo».
Samuele Marchi e Annalaura Matatia