Richiedenti asilo alla pulizia del centro di Faenza e dello Stradone
Tutto il centro di Faenza e viale Stradone saranno prossimamente puliti dai profughi. Prosegue e si rafforza il progetto “Pulito è + bello”, iniziativa promossa dalla collaborazione tra il Map, il Museo all’aperto del Comune di Faenza, il Museo del Settore Territorio e Asp, Azienda di Servizi alla Persona della Romagna Faentina. Dal lunedì al venerdì in centro storico due squadre, composte ciascuna da quattro ragazzi e seguite dal dipendente comunale Oriano Cenni, lavoreranno per raccogliere carta, sigarette, piccoli rifiuti, per togliere la vegetazione spontanea ai bordi dei fabbricati e pulire le insenature e angoli nascosti. Il sabato invece l’intervento verrà effettuato lungo il viale dello Stradone.
Pulito è + bello coinvolge i richiedenti asilo dell’Asp
Il progetto a livello sperimentale è iniziato a dicembre 2016 e si caratterizza per essere un’azione che sposa una radicale operazione di pulizia e decoro pubblico per il centro storico e il coinvolgimento di diversi ragazzi richiedenti protezione internazionale attualmente ospitati e coordinati dall’Asp stessa. Partita come intervento di pulizia in un’area localizzata del centro storico faentino, compreso tra la Pinacoteca, il Liceo Classico, il Polo dei Licei, la scuola di musica, la chiesa di Sant’Umiltà, quella del Suffragio e Santa Maria dell’Angelo, il Palazzo Mazzolani con il deposito archeologico e la sede dell’Isia, ora si espande. Con il nuovo corso, in partenza in questi giorni, oltre al quadrilatero già interessato da questa minuziosa opera di pulizia sarà l’intero centro storico faentino. In più si aggiungerà anche il viale dello Stradone.
“Mettere in gioco valori e senso civico”
Per i promotori «dopo una prima fase di sperimentazione chiusasi molto positivamente adesso proseguiamo qualificando ulteriormente il servizio. La risposta dei faentini è stata positiva e di questo modo di promuovere esperienze di sussidiarietà attraverso un’azione improntata alla partecipazione il feedback è superiore alle nostre più rosee aspettative. Il progetto, che ricordiamo non costa nulla al pubblico, permette al contempo ai ragazzi volontari che partecipano di mettere in pratica, interiorizzare e acquisire valori e atteggiamenti di collaborazione e senso civico».