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Toro Rosso, è un 2019 ricco di soddisfazioni

Domenica 1 dicembre ad Abu Dhabi si è concluso il campionato mondiale di Formula 1 2019. A trionfare è stato ancora una volta Lewis Hamilton, campione iridato per la quarta volta consecutiva e per la sesta in assoluto. Quest’anno, però, anche Faenza può festeggiare: la Toro Rosso ha chiuso la classifica costruttori al sesto posto con 85 punti, mai così tanti nella storia della scuderia faentina nata nel 2006, mentre nella stessa posizione era finita solo un’altra volta nel 2008 ma con un punteggio molto più basso (39 pt.). A rendere questa stagione trionfale sono stati i due podi conquistati, uno nel Gran Premio di Germania con il terzo posto di Kvjat, l’altro con Pierre Gasly salito sul secondo gradino del podio nel GP del Brasile. Per dare l’idea della straordinarietà dell’impresa, basti ricordare che l’unico risultato importante nella storia della scuderia era rappresentato dalla vittoria di Vettel, allora membro del team faentino, nel circuito di Monza nel lontano 2008. Quella giornata è ancora ben impressa nella memoria degli appassionati faentini.

La Toro Rosso ritorna sul podio: la pioggia un fattore decisivo

Ripercorriamo quei momenti. Il 28 luglio Daniil Kvjat è partito svantaggiato dalla quattordicesima posizione ma, come capita spesso, la presenza della pioggia ha condizionato l’andamento della gara, ribaltando i risultati delle qualifiche: ecco, quindi, la rimonta del pilota della scuderia faentina e di Vettel, classificatosi al secondo posto con la sua Ferrari, dopo avere iniziato la gara dalla ventesima posizione. Era dal GP del Belgio nel 2001 che due vetture italiane di due costruttori diversi non salivano sul podio all’interno della stessa gara.

Daniil Kvjat
Daniil Kvjat terzo in Germania

In Brasile la rimonta di Gasly vale il secondo posto

Riesce a fare ancora meglio Pierre Gasly nel circuito di Interlagos il 17 novembre.  In sesta posizione nella griglia iniziale, il francese ha mantenuto il piede sull’acceleratore per tutta la durata della gara: anche grazie ai ripetuti interventi della safety car, ha ridotto al minimo la distanza dalle monoposto più veloci, dando vita a un emozionante e vincente finale in volata con Lewis Hamilton.

Pierre Gasly
Pierre Gasly festeggia il secondo posto

A metà campionato la Toro Rosso ha cambiato un pilota

Può essere quindi soddisfatto Franz Tost, il team principal della Toro Rosso, che aveva iniziato il campionato con il russo Daniil Kvjat e il thailandese Alexander Albon, per poi sparigliare le carte durante la pausa estiva. Dopo il GP d’Ungheria, Albon è passato alla casa madre della Red Bull al fianco di Verstappen, mentre Pierre Gasly ha fatto il tragitto inverso, ritornando nella Toro Rosso, team per cui aveva già corso alla fine del campionato del 2017 e per tutto quello del 2018. Lo scopo di questo scambio era quello di valutare le performance di Albon, per decidere quale pilota affiancare a Verstappen nel 2020.

Dal prossimo anno cambierà il nome: non più Toro Rosso ma Alpha Tauri

Squadra che vince non si cambia, dunque saranno ancora Pierre Gasly e Daniil Kvjat a correre per la scuderia faentina nel campionato del 2020, con grande soddisfazione di entrambi. A cambiare, invece, sarà il nome del team: non più Toro Rosso bensì Alpha Tauri, per promuovere il marchio di moda fondato da Red Bull nel 2016.

Matteo Nati

Matteo Nati

Nato a Faenza nel 1993, sono laureato in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Ho insegnato per un anno all’Istituto Alberghiero di Riolo Terme ma continuo a non sapermi orientare in una cucina. Appassionato di pallacanestro, politica e storia inglese, datemi una serie tv con dialoghi ben scritti e sarò completamente vostro.

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