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Una Rekico dai due volti cade a Civitanova Marche

Una Rekico Faenza dai due volti cade 82-70 domenica 10 novembre a Civitanova Marche, recriminando per un primo tempo negativo, in cui ha concesso troppo agli avversari. Un vero peccato, perché nella seconda parte di gara è arrivata una grande reazione che ha permesso di riaprire il match a due minuti dalla fine, quando i Raggisolaris si sono portati sotto di 7 punti. Un passo falso che dovrà essere analizzato nei minimi dettagli, perché ancora una volta la squadra in trasferta non ha mostrato continuità nei quaranta minuti. Purtroppo coach Friso ha dovuto fare a meno di Klyuchnyk, messo ko da un problema alla schiena e neanche convocato. Il pivot cercherà di recuperare in vista di domenica per il match contro i suoi ex compagni di Ozzano.

Alla fine del primo tempo il gap è di oltre 20 punti

Pronti via, e Civitanova Marche inizia a sparare da tre punti centrando quasi sempre il bersaglio. Tutti i giocatori marchigiani si esaltano dalla lunga distanza e al primo intervallo conducono 29-14 grazie a 5 triple realizzate. Cinque come le palle perse dalla Rekico parsa poco concentrata e troppo in balia degli avversari. La Rossella non cala e anche nel secondo periodo mantiene alte percentuali dall’arco, trovando anche punti nel pitturato con i fratelli Amoroso e così all’intervallo il punteggio è 56-32.

La rimonta non si concretizza

Il pesante passivo sollecita l’orgoglio della Rekico, che rientra in campo con uno spirito differente. La pressione difensiva e l’attenzione aumentano e Civitanova inizia ad andare in difficoltà, non riuscendo più a comandare i giochi. Il primo segnale di riscossa è un break che vale il 57-38, bloccato da Valerio Amoroso, che con cinque punti consecutivi riporta avanti di oltre venti punti i suoi. La voglia di riscatto è però troppo grande e grazie al gioco di squadra arriva la vera rimonta: un canestro in sottomano di Rubbini regala infatti il 66-73 a 1’59’’ dalla fine. La partita è ufficialmente riaperta, ma a chiuderla definitivamente sono i fratelli Amoroso che con un canestro da sotto e i tiri liberi, firmano l’82-70 finale.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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