Postrivoro sbarca su Airbnb Trips: è la prima experience in Romagna
Tra le città sparse per il mondo cui il turista potrà sperimentare la nuova piattaforma Airbnb Trips c’ è anche Faenza, in Romagna. Nello specifico, gli eventi culinari di Postrivoro – il progetto realizzato dall’associazione Raw Magna con sede nel Contamination Lab – sono entrati infatti ufficialmente nella nuova piattaforma esperienziale Airbnb Trips, recentemente lanciata dal colosso internazionale della sharing economy. L’annuncio è stato dato durante l’incontro di presentazione del nuovo portale di Airbnb che si è svolto alla sede della Banca di Romagna di Faenza mercoledì 14 dicembre in presenza di due rappresentanti dell’azienda statunitense: David McIntyre, Global Head of Food di Airbnb, e McKenzie Phelan, Global Culinary Operation Coordinator, ospiti per una settimana proprio di Postrivoro a Faenza.
Presentata a Faenza la nuova piattaforma di Airnbnb
D’ora in poi sarà possibile per i turisti di tutto il mondo acquistare l’evento Postrivoro che – tramite il food – offre la possibilità di vivere un’esperienza unica e irripetibile a contatto con chef internazionali, allestimenti speciali ed eccellenze artistiche del territorio. Alle 12 città presenti nella piattaforma lanciata il 17 novembre scorso si aggiunge Faenza, anche se ufficialmente la proposta rientrerà, come location, sotto la più nota “Firenze”. La possibilità è stata data grazie ai contatti avuti precedentemente da Postrivoro con Airbnb: lo scorso novembre infatti il progetto faentino ha realizzato una sua experience all’interno proprio della sede di Airbnb a San Francisco: l’AirPostrivoro – così ribattezzato – è stato raccontato durante l’evento del 14 dicembre. David McIntyre e Mckenzie Phelan hanno ricambiato l’evento raggiungendo Postrivoro a Faenza, dove sono ospiti dal 14 al 18 dicembre.
Airbnb Trips: obiettivo 35mila città
Non più solo alloggi, ma vere e proprie experience uniche e a stretto contatto coi luoghi nel quale si vanno a fare. L’applicazione è attiva da circa un mese e i progetti pilota — circa 500 — sono stati lanciati in dodici città. Pardon, tredici con Faenza, che si va ad aggiungere a Londra, Los Angeles, San Francisco, Miami, Detroit, Parigi, L’Havana, Tokyo, Nairobi, Città del Capo e Seul e Firenze (dove, per l’appunto, formalmente rientra anche l’experience situata a Faenza). «L’anno prossimo puntiamo a farle diventare 50 e il goal definitivo quello di avere nel circuito 35mila città – spiega McKenzie Phelan – La speranza è che Airbnb Trips funga sempre più da piattaforma che incentivi le persone a proporre nuove experience e altre persone che le vogliano utilizzare». L’operazione rientra nell’ottica del motto stesso dell’azienda: “Belong everywhere”.
“Chiunque può essere host e proporre experience su Airbnb Trips”
Imparare da una signora coreana l’arte del cucito, cucinare con uno chef messicano, dare forma a un vaso in ceramica: dal 16 novembre 2016 chiunque – dopo essersi iscritto con un account su Airbnb – può presentare un’experience sulla piattaforma. La procedura per farlo è molto semplice: d’altronde la semplicità e la facilità di fruizione sono alcune delle caratteristiche principali di Airbnb. L’experience presentata viene poi valutata dal Country Manager di Airbnb del rispettivo Paese: questa procedura dura dalle due alle quattro settimane circa. «Airbnb in questa fase – spiega Simone Ravaioli, co-founder di Postrivoro – tiene molto alla selezione delle prime experience, che in un certo senso devono essere rappresentative delle nuove potenzialità della piattaforma». Chi può presentare un’esperienza su Airbnb Trips? Chiunque: una qualsiasi persona, organizzazione o persino un’azienda può essere un host ed è lui stesso a definire il prezzo per persona dell’experience. Su questo prezzo poi Airnbnb aggiunge il 20% come costi di commissione. L’experience proposta può essere separata dalla possibilità di fornire anche alloggio – il punto forte di Airbnb nei suoi primi otto anni di vita. «Quello che rende speciale l’idea di Airbnb Trips– spiega David McIntyre – è che il viaggiatore tramite l’host conosce direttamente le sue passioni, e le vive direttamente con lui e tramite lui».
«Un’altra cosa interessante di queste experience – continua David McIntyre – è che non è Airbnb a crearle, ma sono nelle mani degli host, coloro che ospitano i turisti. Non c’è una linea guida principale per definirle, se non quella di essere realmente immersive e autentiche. Generalmente l’idea parte sempre da un singolo individuo, ma una persona può mettere insieme i contributi di altri e curare offerte più articolate legando altri attori del territorio».
Bruno Bossina: “Dobbiamo sostenere i progetti innovativi sul territorio”
« Queste sono iniziative che danno valore al territorio, fatte di innovazione, fiducia ed entusiasmo – commenta Bruno Bossina, Ceo della Cassa di Risparmio di Cesena – Chi vuole proporsi si può proporre. Noi come banca abbiamo il compito di essere vicini a questi progetti e dobbiamo agevolare quello che è agevolabile anche nelle filiali. Banca di Romagna è stata sponsor di questo evento ed è un segnale molto importante che vogliamo dare». Il progetto Postrivoro ha sede a Faenza, all’interno del pre-incubatore Contamination Lab, dove la sera del 14 dicembre, dopo l’incontro, si è svolto un workshop con i due rappresentanti di Airbnb e alcuni operatori del territorio. «Sosteniamo molto – continua Bruno Bossina – la qualità innovativa promossa dai progetti incubati all’interno del Contamination Lab. Io ho girato per tutta l’Italia e trovare qualcosa di così evoluto sul territorio non è facile. Averlo trovato a Faenza deve riempire di orgoglio: è una delle prime cose di cui mi hanno parlato a Faenza e abbiamo deciso fin da subito di appoggiarlo».
L’anno prossimo i due rappresentanti di Airbnb saranno a Roma. «L’Italia è un Paese magnifico. In questa settimana abbiamo vissuto grazie a Postrivoro tante esperienze incredibili – concludono – ma in tutta Italia ci sono tante bellezze che meriterebbero di stare su questa piattaforma». Nel frattempo, Faenza risponde presente.
Foto di copertina: Cinefood