Modigliana. Il 18 agosto alle 21 “Io, Fabrizio e il ciocorì”, omaggio a De Andrè
Nella serata di mercoledì 18 agosto, a partire dalle 21 in Piazza Matteotti a Modigliana, per Strade Blu 2021, con la collaborazione della Regione Emilia Romagna e del Comune, andrà in scena “Io, Fabrizio e il ciocorì”, omaggio al cantautore genovese Fabrizio De Andrè, con il patrocinio morale della Fondazione De Andrè. Un intreccio fra teatro di narrazione e canzone d’autore. Costruito sulla diretta testimonianza del giornalista, anch’egli genovese, e redattore del settimanale “Musica!”, Flavio Brighenti. In scena lo stesso Brighenti che insieme a Carmen Giardina sarà voce recitante, Raffaela Siniscalchi voce, Pasquale Laino al sax soprano, clarinetto, Stefano Saletti all’oud, bouzouki, chitarra e voce e Mario Rivera al basso acustico.
Uno spettacolo di storie, aneddoti e musica
“Io, Fabrizio e il ciocorì” nasce da una testimonianza diretta di frequentazione di Fabrizio De Andrè che Brighenti ha custodito in questi anni. “ Fabrizio mi ha regalato storie, aneddoti e confidenze che costituiscono l’ossatura dello spettacolo”, racconta Brighenti, “e ciò che emerge è soprattutto la sua straordinaria umanità, l’etica imprescindibile ma pure l’ironia e la leggerezza con cui sapeva affrontare il peso delle responsabilità”. “Io, Fabrizio e il Ciocorì” è un racconto che inizia dal gennaio del 1979, dal primo incontro del giornalista con Faber, all’epoca in tour con la Premiata Forneria Marconi, nota anche come Pfm, e si conclude nel febbraio del 1998, con l’ultimo tour del cantautore genovese, dopo l’uscita dell’album “Anime salve”. Gli articoli da cui lo spettacolo attinge, pubblicati in prevalenza dal quotidiano “Il Lavoro” poi da “la Repubblica” e dal settimanale “Musica!”, rappresentano il semplice trampolino di lancio della narrazione perché lo spettacolo privilegia piuttosto il versante conviviale del rapporto. Tanti i nomi citati nel corso del racconto, da Papa Wojtyla ad Arthur Rimbaud, da Beppe Grillo a Mauro Pagani e Ivano Fossati. Citati nella narrazione anche i volti familiari vicini a De Andrè: la moglie Dori Ghezzi, i figli Cristiano e Luvi, il fratello Mauro. Il filo della narrazione è affidato alla coppia formata da Brighenti e da Carmen Giardina, attrice, sceneggiatrice e regista di larga esperienza, che sul palco presta la voce a Faber: “De André era unico e inimitabile: ho voluto che a interpretarlo fosse una donna” spiega Brighenti, “anche e soprattutto per rendere omaggio all’universo femminile che lui ha cantato con inarrivabile sensibilità umana e poetica”.