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Il collegio docenti del liceo Torricelli a fianco della dirigente Annalisa Savino dopo il pestaggio di Firenze

Il liceo Torricelli-Ballardini di Faenza si schiera a difesa della dirigente scolastica Annalisa Savino del liceo Da Vinci di Firenze, che a seguito di un pestaggio il 18 febbraio scorso nei confronti di uno studente da parte di appartenenti a un movimento legato all’estrema destra aveva prodotto una circolare, diventata virale, in cui invitava a non abbassare la guardia sul rischio del ritorno del fascismo in Italia. E il liceo faentino rilancia questi temi – in particolare dopo che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara aveva criticato l’operato della dirigente fiorentina – tramite una circolare inviata nei giorni scorsi agli studenti. “Innanzitutto deploriamo fermamente la violenza con cui quel sabato giovani militanti del gruppo Azione Studentesca, un movimento legato all’area dell’estrema destra italiana, ha effettuato un pestaggio nei confronti di uno studente del liceo, vostro coetaneo – si legge nella circolare -. Lo facciamo sottoponendovi le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il 24 febbraio ha dichiarato che la solidarietà e l’impegno sono “un modello di vita che si contrappone a quello di prepotenza, di sopraffazione, violenza. La vediamo purtroppo sovente: violenza nelle famiglie, violenza nelle abitazioni, violenza contro le donne, violenza in tante circostanze per strada, nei giorni scorsi anche davanti a una scuola contro ragazzi” E’ quindi con l’autorevolezza delle sue parole che vi invitiamo a sottrarvi a ogni forma di violenza, a parlarne e a denunciarne anche solo l’insorgenza ovunque la constatiate”.

“A differenza di quanto sostiene il ministro Valditara, non è stata una circolare impropria”

“La mia collega Annalisa Savino del liceo Leonardo Da Vinci di Firenze – si legge nella nota della scuola faentina firmata dalla dirigente Paola Falconi – ha scritto ai suoi studenti una circolare in cui li invitava a ricordare che “Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti”. Per quella circolare la collega Savino è stata oggetto di un attacco alla sua autonomia professionale e ai suoi doveri educativi da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito che ha definito “ridicolo” il suo scritto e il suo timore per il riemergere di fenomeni che riproducono la violenza fascista. Le offese e le minacce di eventuali provvedimenti disciplinari a suo carico, che le sono state rivolte a mezzo televisivo dal Ministro, si estendono a tutta la comunità educante: non può considerarsi “impropria”, come invece l’ha definita il Ministro Valditara, l’azione di chi si impegna a educare tutti i giorni nelle aule scolastiche alle regole della convivenza democratica.

“L’educazione civica prevede l’antifascismo”

“Da diversi anni – conclude la circolare – è stata introdotta in tutte le scuole la disciplina di Educazione Civica che ha a fondamento comune la nostra Costituzione. Ebbene come ci ricorda Piero Calamandrei in un discorso del 1955 rivolto a ragazzi poco più grandi di voi: “Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati”. Per questo, come la collega Savino con cui solidarizziamo, sentiamo il dovere, legittimato dalla Costituzione fondata sul movimento di Liberazione nazionale dal nazifascismo, di educarvi all’antifascismo che non è una posizione politica ma il pilastro dell’architettura costituzionale”.

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