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Il Gruppo Cicognani Danze festeggia 50 anni di storia

Una grande festa per ripercorrere, a passi di danza, 50 anni di storia e di balli romagnoli portati avanti con passione e creatività. Sabato 27 luglio 2019, alle ore 20.30, piazza Nenni ospiterà l’evento dedicato ai 50 anni del gruppo Cicognani Danze: un appuntamento speciale per ripercorrere in una sorta di antologica mezzo secolo di storia con il maestro Giampiero Cicognani e i suoi ballerini. Durante la serata, oltre ai balli tipici, sarà presente anche la scuola di musica Sarti e non mancheranno testimonianze e racconti per scoprire le varie tappe che portano ancora oggi centinaia di persone di tutte le età ad appassionarsi alle danze romagnole.

Cicognani Danze: una storia iniziata nel 1969

Il gruppo di ballo è nato nel 1969 da un’idea di Giampiero Cicognani e sua moglie Anna Savini, allo scopo di divulgare il ballo folkloristico romagnolo attraverso l’insegnamento, le competizioni gli spettacoli in sagre, piazze e balere. Il tutto affiancato dalle Mitiche Fruste di Romagna: 14 coinvolgenti sciucarèn, che accompagnano col ciocco delle loro fruste, non solo polke e tanghi, ma a richiesta anche gruppi bandistici, coordinati dal maestri Fabio Gambi. «Il nostro obiettivo era costruire una solida tradizione dando uniformità a un repertorio che variava molto anche tra città e città. Siamo partiti da un lavoro di ricerca, analizzando per esempio i passi del valzer tra Forlì, Faenza e Cotignola – spiega il maestro Cicognani – I nostri vecchi maestri hanno creato i primi passi, tra cui voglio citare il ballerino Paolo Savini, e dopo abbiamo sviluppato una nostra tradizione nel rispetto del passato».

Sabato 27 luglio una serata di festa in piazza Nenni a Faenza

Il gruppo Cicognani Danze è così da 50 anni il punto di riferimento del ballo folk romagnolo, sia come sua massima espressione, sia per la continua nascita di validi maestri che con il tempo hanno costruito la propria strada contribuendo alla crescita e allo sviluppo di queste danze. «Il maestro Cicognani – afferma il vice sindaco Massimo Isola – ha portato avanti un percorso importante per la nostra comunità e abbiamo deciso di cogliere l’occasione per festeggiarlo con un momento istituzionale. Sarà l’occasione giusta per raccontare una storia di valore della nostra città. Il maestro Cicognani ha inventato dei passi che oggi fanno parte della tradizione folkloristica romagnola».

Da Faenza è partito l’iter per il riconoscimento del ballo popolare romagnolo come patrimonio dell’umanità

Anche la Regione Emilia-Romagna dà il proprio supporto all’iniziativa, riconoscendo in quest’arte non semplicemente un’occasione di evasione ma un patrimonio della nostra storia da salvaguardare. «Il gruppo Cicognani Danze – specifica la consigliera regionale Manuela Rontini – ha costruito un pezzo d’identità faentina e della nostra Regione». E proprio dal consiglio comunale di Faenza è partito l’iter per il riconoscimento del ballo popolare romagnolo come patrimonio immateriale dell’umanità. «Abbiamo approvato una legge – prosegue Rontini – che ha ridato sostegno alla promozione di questo settore».

Anche la scuola Sarti coinvolta nella festa

Tradizione alta e popolare che si intrecciano: nel corso della serata si esibirà al violino anche il maestro Noferini della scuola Sarti. «Il violino è uno strumento fondamentale nella musica popolare romagnola – spiega Damiano Drei della Sarti – molta tradizione romagnola pesca in realtà dalla tradizione classica, distinguendosi poi nel percorso. Il maestro Noferini si esibirà in due capricci di Paganini». «Siamo onorati di questa serata – conclude Anna Savini – un anniversario come questo è per noi grande soddisfazione». Una tappa di una danza che ha ancora voglia di stupire a colpi di passi e sciucarèn.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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