Forza Italia (Faenza): confermata fiducia ai vertici e opposizione alla Giunta PD
Tempi di incontri e conferme per gli esponenti di Forza Italia a Faenza. Gli iscritti al partito, riunitisi nei giorni scorsi in un’assemblea autoconvocata per valutare la situazione del movimento e il quadro politico, hanno rinnovato la piena fiducia a Bruno Fantinelli – già coordinatore provinciale -, come portavoce locale. A lui si aggiungono le conferme per Tiziano Cericola, della lista civica “Rinnovare Faenza”, come esponente delle istanze di del partito nel Consiglio Comunale e di Fabrizio Dore a coordinatore provinciale di “Forza Italia Giovani”.
L’auspicio di una organizzazione territoriale del movimento, tra i punti dell’assemblea
Se da un lato l’assemblea conferma i suoi vertici locali, altrettanto chiara e netta arriva la presa di distanza del partito da Alessio Grillini – esponente della lista civica “Io faentino” e loro avversario al ballottaggio alle ultime amministrative, che l’assemblea ha chiarito non riconoscere come portavoce FI in città. L’assemblea ha inoltre auspicato che il partito possa completare l’organizzazione territoriale del movimento in vista delle elezioni politiche 2018 anche a livello di dirigenza regionale, in coerenza con il documento approvato dal coordinamento provinciale nel 2016, dopo le elezioni comunali di Ravenna.
Un invito a scendere in piazza contro la politica del PD
Tra i vari punti sanciti dall’incontro assembleare, gli esponenti di Forza Italia affermano la totale opposizione all’amministrazione comunale PD guidata dal sindaco Malpezzi, incapace a loro dire “di costruire un percorso di sviluppo della nostra città e di garantire sicurezza ai cittadini”. Sempre in quest’ottica di opposizione, l’assembla ha concluso il suo comunicato invitando tutti gli iscritti e simpatizzanti a “partecipare a titolo personale alla manifestazione popolare indetta a Faenza per il 14 settembre alle ore 20.30, per protestare contro la politica dell’amministrazione PD in merito al fallimentare progetto di integrazione dei ROM e sulla inaccettabile gestione delle case popolari”.