“Ogni lasciata è pestata”: parte a Faenza la campagna di Enpa contro il degrado urbano
Sensibilizzare la cittadinanza a un problema che coinvolge in particolare i residenti del centro storico a cui si potrebbe porre rimedio con pochi gesti di buona educazione. Enpa Faenza, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Faenza e Badiali Pet Shop lancia campagna di sensibilizzazione per contrastare degrado urbano ed educare i padroni dei cani alla raccolta delle deiezioni dei propri animali. L’iniziativa, denominata “Ogni lasciata è pestata”, ribadisce che il raccoglimento delle feci dell’animale domestico è regolamentato da ordinanze comunali. Portare con sè paletta e saccetti igienici è non solo buona abitudine consolidata, ma anche un obbligo giuridico.
Raccogliere le feci degli animali è un obbligo
«La raccolta delle deiezioni dei cani da parte dei loro proprietari rappresenta uno dei temi piu spinosi della pacifica convivenza tra i cittadini – dichiara Maria Teresa Ravaioli, presidente di Enpa Faenza -. Chi non raccoglie le deiezioni arreca danno a tutti: chi non possiede un animale sara piu intollerante nel vedere i marciapiedi trasformati in percorsi di guerra e nei luoghi pubblici aumenteranno i divieti». L’ordine di raccogliere le feci dei propri cani è stato regolamentato da tempo e ci sono numerose ordinanze comunali che disciplinano la questione: portare con sé paletta e sacchetti igienici è non solo una buona pratica, ma un ordine giuridico le cui sanzioni possono arrivare fino anche 500 euro. Badiali Pet Shop contribuisce alla campagna ‘Ogni lasciata è pestata’ con circa un migliaio di portasacchetti omaggio da mettere al guinzaglio dei cani, disponibili al Rifugio del Cane di via Plicca 2 e nella sede Enpa di palazzo Laderchi.
A supporto dell’iniziativa le Gev
Per il controllo del rispetto di queste normative, sono stati coinvolti le Gev, Guardie Ecologiche volontarie. «Si sono rese disponibili a questo servizio – spiega l’assessore all’Ambiente, Antonio Bandini – e faranno turni di vigilanza partendo dalle strade del centro storico. Avranno la possibilità di chiedere le generalità di chi non si comporta correttamente su questo tema e, nel caso di reiterazione, avranno modo di applicare sanzioni. Confidiamo che, grazie al loro aiuto, possiamo porre rimedio a questi gesti di maleducazioni che si ripercuotono, in particolare, sulle attività del centro storico».