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Bisinì: mercato contadino a Faenza con sapori da scoprire e ritrovare

Un mercato contadino dove trovare frutta e verdura di stagione e tanti prodotti tipici romagnoli provenienti da agricoltori locali, imparando a conoscere e distinguere tante varietà specifiche di frutta e verdura. Da settembre scorso è attivo a Faenza il mercato bucolico contadino ‘Bisinì’, uno spazio al coperto che si trova dietro al duomo entrando da via Seminario 3 o da piazza XI Febbraio 4 e che ospita diversi produttori del territorio con le proprie specificità biologiche a km 0. Dal pane di lievito madre alle verdure dell’orto fino a salumi, formaggi e vino, una grande varietà di sapori da scoprire o ritrovare.

Il mercato biologico Bisinì è aperto martedì, mercoledì e sabato dalle 8.30 alle 14

Uscire dalla crisi della campagna con nuove opportunità: è con questo spirito che è nato questo progetto che vuole non solo vendere dei prodotti di qualità ma anche valorizzarli e farli conoscere, in particolare alle nuove generazioni, mettendo insieme le forze tra le aziende agricole. «L’idea è stata quella di cercare di superare la crisi che hanno avuto in questi anni contadini e agricoltori – spiega Andrea Valli, coordinatore del progetto – offrendo uno spazio dove potessero vendere direttamente al pubblico i propri prodotti. Siamo partiti io e Roberto Graziani e abbiamo successivamente coinvolto diverse realtà nella vendita diretta dei propri prodotti, trovando questo spazio che abbiamo ottenuto tramite un accordo con la curia».

Prodotti bio e tante varietà specifiche

Bisinì, il cui nome deriva dall’unità di misura romagnola utilizzata proprio nei mercati contadini, ospita infatti, attraverso uno specifico disciplinare, diverse aziende locali che vanno dalla Valle del Senio a quella del Lamone fino a Santa Sofia; «ma possiamo ospitare altre realtà anche per brevi periodi come uno o due mesi – spiega Valli – per esempio nel periodo natalizio abbiamo ospitato anche associazioni di volontariato o realtà come l’associazione Farsi Prossimo di cui avevamo le passate di pomodoro. Inoltre nelle stagioni in cui ci sono dei prodotti specifici che provengono solo da determinate regioni d’Italia, come le arance, cerchiamo anche quello che chiamiamo ‘Chilometri Mille’ con venditori che portano a Bisinì i loro prodotti locali anche da molto lontano, persino dalla Sicilia»

“Educhiamo al consumo consapevole le nuove generazioni”

Non un semplice mercato, ma una sorta di itinerario tra le realtà locali: ogni prodotto esposto a Bisinì riporta infatti il suo nome preciso, spesso poco conosciuto. «Uno dei valori aggiunti di questo spazio è il contatto diretto con le persone, che tramite i grandi distributori non è invece possibile – spiega Valli – e che permette così anche di educare al consumo consapevole di questi prodotti locali. Nel nostro spazio vengono a comprare tanti ragazzi giovani che, per esempio, all’inizio non conoscevano tanti prodotti tipici delle nostre zone, come il raviggiolo. Così li aiutiamo anche nell’acquisto e allo stesso tempo facciamo conoscere anche i vecchi sapori di una volta: per esempio utilizziamo diverse farine antiche».

Tra le realtà che hanno sposato il progetto ci sono l’azienda agricola Graziani Roberto, la Biomacellariea della Valle del Bidente, i ragazzi Agricomes di Sasso che allevano bovini e suini e ci portano carni, farine e succhi, e il Podere Montespada di Zattaglia, ma lo spazio è aperto, come detto, anche a nuove realtà, come Luca e Camilla dell’Azienda agricola Frangipane. «Abbiamo creduto in questo progetto sin dall’inizio – aggiunge Roberto Graziani, la cui azienda agricola ha sede a Solarolo – per noi è una realtà bella e positiva. Siamo contenti di essere sempre più conosciuti e mi immagino questo spazio nei prossimi anni sempre più bello e ricco». Il mercato di Bisinì è aperto il martedì, mercoledì e sabato mattina dalle 8.30 alle 14.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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