Faenza: le celebrazioni pasquali al tempo del Coronavirus
In seguito alla straordinaria situazione che si è venuta a determinare, a causa della diffusione della pandemia da Covid-19, quella del 2020 sarà una Pasqua celebrata nelle case partecipando alle dirette televisive, così come previsto dal decreto della Congregazione per il Culto Divino e i Sacramenti e da quello emanato dalla diocesi di Faenza-Modigliana. Le celebrazioni liturgiche, inoltre, sono consentite soltanto nella Cattedrale e nelle chiese parrocchiali, ma senza la partecipazione del popolo di Dio. Il vescovo di Faenza-Modigliana mons. Mario Toso celebrerà i riti della settimana santa nella Basilica Cattedrale di San Pietro di Faenza.
Alla messa del 4 aprile, invitato anche il sindaco di Faenza
Due le variazioni rispetto alla scansione tradizionale dei riti pasquale: non ci saranno la messa crismale del giovedì santo e la via crucis del mercoledì santo tradizionalmente celebrata in piazza del Popolo. Intanto sabato 4 aprile alle ore 11, presso l’altare della B.V. delle Grazie nella Cattedrale di Faenza, mons. Toso ha presieduto la S. Messa per il “rinnovo del voto” durante la quale è stato rinnovato il voto della città e della diocesi alla Madonna delle Grazie, chiedendo la fine della pandemia, la protezione sulla città e sulla diocesi e su tutti i suoi abitanti, la guarigione dei malati e la benedizione eterna per i defunti. In questa occasione la diocesi di Faenza-Modigliana ha invitato il sindaco di Faenza a partecipare a questa celebrazione.
L’omelia del vescovo Mario Toso
«Un grave pericolo incombe, subdolo, purtroppo spesso fatale – ha affermato il vescovo mons. Toso – Medici, infermieri e volontari, a cui va la nostra più viva riconoscenza, stanno lavorando al limite delle loro possibilità. Diversi nostri fratelli sono venuti meno, senza il conforto delle loro famiglie e dei sacramenti. La nostra diocesi ha espresso vicinanza a tutto il mondo sanitario e ai parenti di chi è venuto meno: in questa occasione affidiamo tutti gli operatori sanitari, le famiglie, i volontari alla Beata Vergine, e con loro anche tutti gli ammalati e coloro che continuano a lavorare con dedizione nella Caritas diocesana in collaborazione con i Servizi sociali».
L’episodio di Lazzaro: “Anche se la morte sembra temporaneamente vincere, Gesù ci indica la via”
«Non possiamo dimenticare – prosegue il vescovo – le conseguenze psicologiche, economiche e sociali di questa particolare situazione che vede il mondo degli ultimi in difficoltà. La vergine ci aiuti nella fede e a essere attivi nella fraternità. Gesù stesso ci ha insegnato di farci carico del dramma della morte e del dolore delle famiglie, come avviene nell’episodio di Lazzaro. Gesù ha posto a tutti noi, che sperimentiamo l’impotenza di fronte a mali sconosciuti, un segno potente di conforto e consolazione. Ha voluto mostrare il dominio di Dio sulla morte: la risposta di Dio è Gesù stesso che dice: “io sono la Resurrezione e la vita”. Gesù sollecita coloro che piangono ad avere la fede, anche se la morte sembra temporaneamente vincere. Gesù si fa carico di tutta l’umanità ed egli stesso sperimenta la morte ma, grazie alla potenza dell’amore del padre, risorge. Come i discepoli che erano nella stessa barca di Gesù, non naufragarono nei venti della tempesta, così anche noi non naufraghiamo ma viviamo, e Gesù porta il sereno nelle nostre tempeste».
Il voto alla Beata Vergine elle Grazie
Nel 1781 Faenza fu colpita da un terribile terremoto, tuttavia non venne registrata nessuna vittima e questa provvidenziale salvezza venne attribuita alla materna protezione della Beata Vergine delle Grazie. Fu allora istituita, come ringraziamento, la “Festa del Voto”, che si celebra ogni anno il 4 aprile. Quest’anno la festa assume un rilievo particolare, come invocazione di salvezza nell’attuale epidemia. La celebrazione è stata trasmessa in diretta su Di-Tv attraverso i canali 90 e 210 del digitale terrestre. Le celebrazioni saranno poi visibili anche sul canale YouTube “Sinodo dei Giovani Faenza”.