Coronavirus Faenza, in tutto 106 casi (+4). Una coppia ha voluto sposarsi nonostante il Covid 19
Sono due i decessi portati dall’emergenza Coronavirus di sabato 4 aprile 2020 in provincia: uno a Ravenna, l’altro di una faentina di 88 anni già provata da diverse patologie pregresse. «Ci stringiamo attorno alla famiglia porgendo le più sentite condoglianze a nome della città – spiega il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi – Salgono così a sette le persone che hanno perso la vita a Faenza a causa del Coronavirus. I nuovi contagi sono invece quattro. Due donne di 48 e 57 anni e un uomo di 47, tutti e tre con sintomi lievi e quindi in isolamento presso le proprie abitazioni, nonché un uomo di 79 anni ricoverato in ospedale ma non in terapia intensiva. Dall’inizio dell’epidemia i casi positivi registrati a Faenza salgono così a 106.
In provincia di Ravenna si sono registrati altri 32 casi di Coronavirus
«Non proprio positivo oggi, il dato complessivo della provincia – prosegue il primo cittadino – che per il secondo giorno consecutivo torna a salire: oggi 32 casi. Oltre ai quattro di Faenza, 8 a Bagnacavallo, 4 a Cervia, 7 a Ravenna, 2 a Cotignola e Fusignano, 1 a Lugo, 3 a Russi e una persona da fuori provincia. In “compenso”, oggi sono stati registrati all’Anagrafe due nuovi piccoli faentini, nati tra ieri sera e oggi presso il nostro ospedale. Benvenuti cari bimbi, buona vita, siete il segno della speranza nel futuro! Ovviamente ai genitori le mie congratulazioni per il lieto evento».
Il matrimonio di una coppia, nel rispetto delle norme anti assembramento
«Mi piace trasmettervi anche questa bella notizia – racconta il sindaco – ieri il vice sindaco Massimo Isola ha celebrato un matrimonio. Due ragazzi faentini hanno preferito confermare la data e sposarsi ugualmente, nel rispetto delle norme anti-assembramento, quindi senza invitati (presenti solo i testimoni, tutti a debita distanza), senza baci e abbracci e neppure una stretta di mano. Non hanno voluto rimandare i loro progetti di amore coniugale, e hanno rinunciato a tutto il resto, ciò che in fondo è superfluo. Penso che questi sposi ci abbiano dato uno splendido esempio, valido per tutti in questo tempo di quarantena forzata».
«Infine, stamattina, su invito del vescovo – conclude Malpezzi – ho partecipato alla solenne celebrazione per rinnovare la tradizione del voto alla Madonna delle Grazie (tranquilli, in Duomo eravamo presenti solo in otto persone… tante altre collegate in Tv). Da più di 200 anni la nostra città ricorda l’atto con cui le autorità cittadine del tempo decisero di affidarsi alla nostra Patrona, a seguito di violenti terremoti che colpirono Faenza nel 1781. Inutile dire quanto significato assuma questa celebrazione nel contesto che stiamo vivendo, credenti o non credenti».