Dalla gara promossa da Prometeo raccolti 8 kg di mozziconi di sigarette per Faenza
Una sorta di “caccia al tesoro” per la città per sensibilizzare i faentini nella raccolta dei mozziconi di sigarette e nella raccolta virtuosa dei rifiuti: è stata quella l’idea promossa dal circolo Arci Prometeo di Faenza sabato 12 settembre che ha organizzato un evento ludico rivolto a tutti i giovani. «Abbiamo organizzato l’iniziativa “Me ne frega una cicca!” perché sentivamo l’esigenza di sensibilizzare la cittadinanza sul problema dell’inquinamento da parte di questo particolare rifiuto che, attualmente, è uno dei pochi che si getta regolarmente nelle nostre città e nell’ambiente con molta facilità – afferma Sara Magazzino, presidente del circolo Arci Prometeo – Questo evento è stato pensato per essere informativo, ludico e coinvolgente, modalità che aiutano molto a comprendere la questione e invitare ognuno a fare la propria parte».
A vincere il gioco la squadra di Fridays for future
A mettersi in gioco in questa gara sono stati 32 ragazzi partecipanti, divisi i sette squadre, hanno raccolto 8 kg di mozziconi di sigarette in sole due ore di tempo, a testimonianza di come in una città sostanzialmente molto pulita come Faenza questa specie di micro-inquinamento sia particolarmente diffuso. Hanno partecipato alla raccolta, oltre ai soci del Prometeo e a singoli cittadini, rappresentanti dei Fridays for Future, Manitese, ass. Fronte Comune e gruppo scout Faenza 1. Grazie alla gentile offerta gratuita da parte di esercenti locali, alla squadra vincitrice (Fridays for Future) in premio 1 kg di gelato fornito dalla gelateria Puro & Bio; ai secondi classificati (Fronte Comune) 5 birre artigianali di The Ale House; al terzo posto sul podio (Mani Tese) una colazione al caffè Il Solito Posto. «In definitiva speriamo che questa iniziativa patrocinata dal Comune di Faenza sia servita per comprendere quanti mozziconi ci siano effettivamente nelle nostre città, anche se spesso si confondono tra foglie e rametti oppure nelle giunture delle pavimentazioni, e speriamo soprattutto di aver convinto qualcuno a gettare i mozziconi nei bidoni o nei personali posaceneri portatili» conclude Sara Magazzino.
Approfondimenti ambientali al Prometeo
Per comprendere l’entità del problema il circolo Prometeo ha invitato martedì 8 settembre la professoressa Alessandra Bonoli, docente di ingegneria dei materiali all’Università di Bologna ed esperta di riciclaggio delle materie prime. La prof.ssa Bonoli si è spesa personalmente per far fronte a questo problema con progetti di ricerca, tesi di laurea e iniziative pubbliche, e ha portato alcuni dati su cui è importante ragionare: nel territorio italiano ogni anno vengono gettati un totale di 17mila tonnellate di mozziconi, di questi solo una piccolissima parte viene recuperata e gettata correttamente tra i rifiuti dell’indifferenziato. È infatti il primo rifiuto che si trova nei nostri ambienti all’aperto, prima di carta e cartone, degli involucri di plastica, ecc. Molti pensano che sia un oggetto biodegradabile, o comunque innocuo per l’ambiente. In realtà è costruito principalmente di acetato di cellulosa, un materiale plastico che, se immesso nell’ambiente, contribuisce all’inquinamento da microplastiche. Oltre alla plastica, vengono rilasciate nell’ambiente tante altre sostanze tossiche per la fauna e la flora, tra cui anche metalli pesanti, tutti materiali altamente persistenti. Nonostante studi e progetti di economia circolare per riciclare in qualche modo questi rifiuti o produrli con materiali più sostenibili, attualmente questi processi sono difficoltosi e dispendiosi e i mozziconi devono essere gettati nell’indifferenziato.