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Confesercenti Faenza: “Comportamenti individuali non possono ricadere sulle imprese”

«Quasi tutte le imprese hanno riaperto la propria attività appena è stato possibile – afferma Walter Dal Borgo, presidente della Confesercenti di Faenza –. Gli imprenditori del commercio hanno riaperto con entusiasmo e nel rispetto di tutte le prescrizioni previste dagli appositi protocolli regionali». Dopo una settimana di lavoro, Confesercenti ha condotto una ricerca fra i propri associati per misurare l’andamento delle attività. «Nell’area Nord Italia – prosegue Dal Borgo – il segmento con maggiore gratificazione è quello di parrucchiere e centro estetico, dove oltre l’80% si dichiara soddisfatto dell’andamento. Per quanto riguarda il comparto abbigliamento e calzature, afferma di essere soddisfatto il 47% delle imprese. Tale giudizio scende al 21% nei bar e all’11% nei ristoranti.

Le criticità sottolineate dal presidente Dal Borgo e dalla direttrice Venturi

«Per i bar e fra le imprese della ristorazione – sostiene il direttore della Confesercenti di Faenza, Chiara Venturi – è stata anche complessa la modalità per arrivare alla riapertura e su questi aspetti è necessario aprire una parentesi. Le imprese informano i clienti con apposita cartellonistica, disponibile gratuitamente presso la nostra sede, e sostengono direttamente costi di gestione più elevati poiché è evidente che per un bar servire quasi tutte le consumazioni al tavolo comporta spese sensibilmente più alte. Dopo aver eseguito tutto questo – spiega Chiara Venturi – l’impresa ha già abbondantemente fatto la sua parte. Da quel punto in avanti la responsabilità e i comportamenti sono individuali e non possono ricadere sulle spalle degli imprenditori sia sul piano etico che su quello giudiziario. Non possiamo tacere anche altre criticità. Siamo uno strano Paese: le regole per riaprire dopo oltre due mesi di chiusura arrivano con 48 ore di anticipo, dopo estenuanti tira e molla fra Regione e Governo. È una palese mancanza di sensibilità e rispetto verso chi sta mettendo in gioco la propria esistenza e il proprio futuro».

«Prendiamo ciò che c’è di buono – conclude il direttore della Confesercenti di Faenza – il segnale concreto della grande voglia di ripartire e tornare alla normalità di settori duramente colpiti da questa crisi. Imprese che hanno la voglia di ripartire e che meritano un grande applauso e i migliori auguri per il coraggio che dimostrano mettendosi in gioco in un contesto molto difficile”.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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