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Riparare portatili dismessi da donare alla didattica a distanza: l’idea del Clan Faenza 1

La didattica a distanza, ormai necessaria visto il prolungarsi delle misure di contenimento al Coronavirus, non è immediatamente alla portata di tutti e diverse famiglie faentine non hanno a disposizione un portatile per consentire ai figli di seguire le lezioni online, ecco allora che entra in gioco lo spirito di servizio di altri giovani. Distanti ma uniti e vicini alle esigenze del proprio territorio, d’altronde anche in questo periodo complicato “il vero modo di essere felici è quello di procurare felicità agli altri”: è proprio da queste parole del loro fondatore, Baden Powell, che alcuni scout faentini hanno deciso di mettersi in gioco al tempo del Coronavirus. Il clan La Carovana-Faenza 1 (con sede nella parrocchia di Sant’Ippolito e che riunisce ragazzi dai 16 ai 19 anni) , data la situazione problematica a causa del Covid-19, ha pensato di offrire il proprio aiuto a chi ne ha più bisogno sfruttando i talenti e le potenzialità che ha a disposizione. Come è già noto diffusamente, dal 24 febbraio tutti gli studenti sono stati coinvolti nella didattica a distanza. Purtroppo molte famiglie non riescono a permettersi i mezzi necessari per far seguire ai propri figli le lezioni ed è qui che gli scout vogliono intervenire, cercando di fornire gratuitamente i mezzi a questi bambini e ragazzi per dare a tutti l’opportunità di seguire le lezioni da casa e svolgere i compiti.

Rover e scolte faentini mettono a frutto i propri talenti per aiutare altri giovani in difficoltà

«Per fare questo ci serve l’aiuto di tutti – spiegano i ragazzi del Clan – e i modi per aiutarci sono due: il primo consiste nella donazione di uno o più portatili dismessi, devono essere funzionanti, se possibile con alimentatore, il più recenti possibili dal 2007 in avanti e provvisti di webcam; il secondo è una donazione all’account paypal che abbiamo creato appositamente per questo progetto: ​paypal.me/donazioniPcFa1​ . Tutti i soldi donati verranno chiaramente utilizzati per migliorare e riparare i computer, provvederemo a sistemare i computer eventualmente sostituendo qualche componente come la memoria di massa e la Ram (gli eventuali soldi rimasti verranno devoluti in beneficenza)».

Come contattare gli scout del Faenza 1

Nel caso in cui si desideri donare al progetto o ci siano dubbi è possibile contattare questa email creata per l’iniziativa: ​donazioni.pc.fa1@gmail.com​ oppure il seguente numero: 3331674602. «Noi scout – concludono i ragazzi – consideriamo da sempre il servizio un vero e proprio stile di vita e durante tutto il nostro percorso abbiamo potuto conoscere la bellezza di lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato. Ogni gesto, anche se piccolo, può fare la differenza».

Video di presentazione del servizio

Covid 19 e scout Agesci dell’Emilia-Romagna in servizio

Sempre più scout Agesci emiliano-romagnoli attivi in servizi alla popolazione legati all’emergenza Coronavirus: al 7 aprile sono 567, il 42% in più rispetto alla prima settimana di aprile quando se ne registravano 401. La stragrande maggioranza sono sempre under 40 (80%) e più di uno su due ha meno di 25 anni. Della compagine attualmente in servizio aumentano i rover e scolte, cioè ragazzi e ragazze dai 18 ai 21 anni, passando da 100 a 142. Gli altri 425 sono capi. Ecco la suddivisione territoriale a livello regionale: Bologna (38), Ferrara (51), Forlì-Cesena (28), Modena (29), Parma (91), Piacenza (67), Ravenna (68), Reggio Emilia (104), Rimini (91).

La metà dei volontari scout sono impegnati in servizi di confezionamento pacchi viveri e consegna a domicilio di spesa alimentare, prodotti di prima necessità e farmaci. Uno scout su cinque invece è a disposizione per servizi di contatto telefonico ad anziani fragili. Tra gli altri servizi svolti nei diversi territori regionali emergono quelli di assistenza in dormitori, supporto a realtà come Auser, Case della Carità e Banco Alimentare, aiuto compiti online e dog sitting, Per condividere tra i volontari le esperienze di servizio svolte in solitaria è stato pubblicato il Diario dei servizi Covid-19, dove i volontari scout di tutta la regione raccontano il loro impegno con foto e parole.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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