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La fase 2 dei circoli di Faenza: tra necessità di indicazioni chiare e bisogno di socialità

“Incertezza” è una delle parole che più di altre caratterizzano il futuro di questa ‘fase 2’, non solo per quanto riguarda gli aspetti principali dell’emergenza Covid 19 (salute e lavoro) ma anche su altri temi come la socialità delle persone. Giocare a carte con gli amici del circolo, trascorrere una serata al rione, partecipare a un evento culturale: azioni che avremmo definito ‘banali’ qualche mese fa e di cui solo oggi campiamo l’importanza. Se le misure di allentamento del lockdown hanno indicato una programmazione di riapertura per buona parte delle attività lavorative, gli aspetti sociali vengono al momento lasciati in secondo piano e non si sa se e come circoli e centri ricreativi riapriranno nei prossimi mesi.

Riunione Cattolica Torricelli: “Chiediamo indicazioni e tempistiche precise, siamo abbandonati”

«Nel dibattito pubblico di questi giorni non si parla mai dei circoli e del loro futuro – afferma Ivo Garavini, presidente della Riunione Cattolica Torricelli – ovviamente ci sono state altre priorità, come quella medica ed economica, da affrontare, ma anche noi abbiamo bisogno di risposte». La Riunione Cattolica Torricelli ha 120 anni di storia, circa 300 soci e coinvolge una fascia di iscritti principalmente over 60 con attività ricreative e culturali che spaziano dalle cene con presentazioni di libri a concorsi fotografici e cineforum, oltre ad attività più ludiche come il giocare a carte, attività nella quale è praticamente impossibile mantenere più di due metri di distanza. «In questo momento siamo abbandonati a noi stessi – spiega Garavini – per molti dei nostri soci l’attività del circolo è davvero importante ed è una delle poche valvole di sfogo. Specialmente agli anziani permette di tenere la mente lucida, così come i contatti umani. Restare ulteriormente a casa significherebbe incupire la propria vita ancora di più». E la sopravvivenza dei circoli, nella loro quotidianità, è anche vincolata da bollette e affitti da pagare e quote da riscuotere. «Finché non avremo indicazioni precise non sappiamo come muoverci. Noi siamo disponibilissimi a fare investimenti per mettere in sicurezza gli spazi, ma anche dal lato economico siamo in difficoltà, non avendo riscosso gran parte delle quote sociali visto che la gente non sa quando riapriremo».

Il circolo Arci Prometeo, nell’attesa prosegue l’attività social

Una presentazione di un libro al circolo Prometeo.

Un target diverso è quello frequentato dal circolo Arci Prometeo di Faenza, che vede al suo interno un direttivo composto in larga parte di giovani che organizzano in particolare eventi culturali e serate musicali. «Per quanto riguarda le difficoltà economiche – spiega la presidente del circolo, Alessandra Festa – fortunatamente abbiamo trovato un accordo con la proprietà, l’Acer, che ci consente di non pagare le spese di affitto per questi mesi di chiusura. Inoltre l’associazione nazionale Arci è stata molto vicina ai singoli circoli, facendo in certi casi anche da intermediario presso enti o istituzioni». L’attività di Prometeo, in questi mesi, si è spostata sui social. «Teniamo viva la nostra attività per esempio attraverso la pubblicazione di recensioni relative a libri che abbiamo presentato nel circolo gli scorsi anni, oppure promuovendo una sorta di rubrica musicale». Al momento gli unici eventi consentiti si svolgono in collaborazione con altre associazioni del territorio e vengono pubblicati in streaming sulla pagina Facebook di Prometeo «In estate ci piacerebbe, se fosse possibile, organizzare piccoli eventi all’aperto – conclude Festa – magari con ospiti dal vivo ripresi sempre in modalità streaming e diffusi poi al pubblico sempre tramite canali social: purtroppo lo spazio del nostro circolo è molto ridotto e nel breve periodo non credo ci sarà grosso margine per creare qualcosa di diverso».

La situazione dei rioni: “Cercheremo di tenere vivo il mese di giugno”

Attività di consegna libri della Biblioteca da parte dei volontari dei rioni.

Anche i rioni sono alle prese con una situazione che li ha visti da un lato molto attivi sul lato sociale – con la consegna spesa a domicilio per le persone anziane – e dall’altro intenti a cercare di tenere in piedi alcuni degli aspetti fondamentali di un rione, come la socialità, l’aggregazione e la voglia di unire generazioni diverse in un unico obiettivo. «Oltre all’incertezza del circolo in sé – afferma il vice capo Rione Rosso, Gian Luca Mainetti – c’è n’è anche tanta legata alla manifestazione principale del Palio e credo che resterà un punto interrogativo fino a inizio giugno. Nel frattempo abbiamo realizzato tre puntate di ‘Niballo Live’ un format su facebook che voleva offrire un momento di svago sul Palio alle persone, anche quelle di fascia d’età avanzata che ormai utilizzano quotidianamente i social». Cene propiziatorie, gare, manifestazioni: il giugno rionale 2020 avrà un taglio molto diverso dai precedenti. «Tramite il rione vorremmo cercare di tenere il mese di giugno un po’ vivo – afferma Mainetti – che sia tramite social o con piccole attività all’aperto per quello che si potrà fare. Siamo tutti un po’ spaesati ma cercheremo di mantenere vivo il Rione». Nel frattempo, molto positivo il bilancio di volontariato offerto alla città assieme agli altri rioni. «In particolare il servizio di consegna libri svolto per la biblioteca è stato molto bello».

I quartieri: attività di assistenza alla comunità

Distribuzione di mascherine al quartiere Borgo.

Venendo invece alla vita dei quartieri di Faenza, «si è fermata dal punto di vista delle assemblee – risponde Gianluca Baccarini consigliere del Quartiere Borgo – anche se siamo reperibili per i cittadini per qualsiasi problematica. Durante la distribuzione delle mascherine che abbiamo svolto nei giorni scorsi per conto del Comune ho riscontrato anche io una grande voglia di socialità, anche per affrontare al meglio le piccole e grandi difficoltà che ogni persona vive in questo periodo. Inoltre i cittadini vogliono informarsi molto, ma bisogna cercare di fare rete e comunicare bene le varie iniziative: il rischio è che le attività ci siano, come nel caso della distribuzione gratuita delle mascherine, ma non arrivino ai cittadini in tempo».

Foto di copertina: un evento promosso dalla Riunione Cattolica Torricelli

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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