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Biblioteca Manfrediana: centinaia di giovani ogni giorno, i dati 2019

Preparare gli esami universitari, consultare materiale antico per una ricerca, partecipare a un evento culturale oppure semplicemente scegliere un romanzo o libro per ragazzi da leggere. Sono queste solo alcune delle tante possibilità che offre la Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, sempre più punto di riferimento in particolare per le fasce più giovani grazie all’apertura, negli scorsi anni, del Culture Club (ex Emeroteca) ma anche per altre novità come i nuovi spazi di studio ottenuti grazie ai tavoli posizionati nell’atrio e nel chiostro. Da segnalare anche i laboratori con le scuole e la nuova comunicazione social che ha avvicinato i faentini a questo istituto grazie al nuovo sito e alle pagine Facebook e Instagram.
Una biblioteca che ha ospitato nel 2019, in media, quasi 150 utenti al giorno nelle varie sale studio, e che vuole proseguire su questa linea anche per i prossimi anni cercando di aggiornare spazi e offerte culturali a un pubblico sempre più vasto. Nei giorni scorsi sono stati presentati i dati 2019 della Biblioteca Manfrediana, che testimoniano un buon trend sia di prestiti che di attività svolte.

In tutto 80mila prestiti effettuati nel 2019, tra gli autori più cercati Elena Ferrante e Cristiano Cavina

«Anche nel 2019 abbiamo confermato l’andamento positivo registrato negli ultimi anni – ha affermato la direttrice della Biblioteca, Daniela Simonini – Abbiamo avuto buoni dati dei prestiti, che sono stati quasi 80mila, un settore non facile in Italia visti i dati sulla lettura degli ultimi anni. Uno dei motivi di questo buon andamento è il fatto di essere riusciti ad acquistare un considerevole numero di libri, in tutto 2.405, operando una buona selezione di titoli, promossi anche tra i canali social e i consigli di lettura». Tra i titoli di narrativa più letti, i faentini sembrano prediligere in particolare libri di Elena Ferrante (spesso è necessaria la prenotazione per riuscire a entrarne in possesso), tallonata dall’exploit di ‘Ottanta rose mezz’ora’ di Cristiano Cavina, romanzo dello scrittore casolano che racconta in maniera assolutamente originale e priva di retorica una storia d’amore.

Si punta ora alla riqualificazione del chiostro interno: missione non facile

«Si è trattato di un anno intenso e importante – ha sottolineato Benedetta Diamanti, dirigente del settore Cultura – che ha visto la biblioteca essere punto di riferimento non solo dal punto di vista conservativo, ma anche come centro culturale a 360 gradi della città». Le proposte di letture, le digitalizzazioni, le esposizioni, i laboratori culturali rivolti a tutti gli istituti scolastici e le visite alle sale storiche hanno contribuito a far conoscere l’ingente patrimonio della Biblioteca, a sollecitare la lettura e gli approfondimenti attraverso il libro. Il buon andamento non esclude la necessità di attuare ulteriori politiche di ampliamento dell’utenza per rafforzare l’abitudine sociale alla lettura; a fronte di “investimenti cauti” da parte dell’Amministrazione, la biblioteca continua a guardare al futuro. Tra gli obiettivi nel breve termine, c’è l’installazione dell’aria condizionata in aula magna, necessaria per consentire una buona fruizione agli studenti nei mesi estivi.

Massimo Isola: “La biblioteca conserva la nostra memoria e forma cittadini attivi”

Guardando più lontano invece, il recupero e la valorizzazione del chiostro interno resta una priorità, così come la ricollocazione della sala Ragazzi dall’attuale sede in via Manfredi in quest’area più interna e coinvolgente della Biblioteca. Un primo progetto di chiusura del chiostro si è scontrato con la Soprintendenza, ma questo resta un tema prioritario che andrà in mano alla prossima Amministrazione comunale. «In un’epoca di presente permanente – ha concluso l’assessore alla Cultura, Massimo Isola – la biblioteca svolge una funzione fondamentale nel prendersi cura della nostra memoria. Allo stesso tempo gli 80mila prestiti effettuati testimoniano una grande circolazione di idee. Sottolineo infine le 42mila presenze nelle aule studio: la biblioteca è soprattutto un luogo di incontro e dove si studia, per essere così cittadini presenti e attivi nel dibattito pubblico». Infine, proprio per consolidare il legame tra la biblioteca e il mondo giovanile, venerdì 13 marzo alle ore 18 è in programma la presentazione dei risultati del questionario promosso da Fronte Comune per analizzare le esigenze e le richieste dei giovani sulla biblioteca.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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