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Non solo musica: all’Artmei in mostra arte figurativa e contemporanea

L’ultimo weekend di settembre la musica indipendente torna a prendere vita in centro a Faenza in occasione del Mei 2017. La kermesse che da più di venti anni trasforma, anche solo per qualche giorno, la città manfreda nel polo nevralgico della musica indie italiana quest’anno si trasforma anche in un momento culturale che sorpassa i confini della musica per abbracciare suggestioni visive ed esperienziali. Ecco perché quest’anno il Mei ha dato vita a una collaborazione con Atelier Be, una realtà nata a metà aprile scorso con lo scopo di creare un network tra i giovani artisti del territorio. Dal 29 settembre all’1 ottobre infatti il circolo Prometeo – Arci di Faenza ospiterà “Artmei”, un evento che unisce musica e arte, con un format similare a quello del Be Art Festival, ma all’interno di un contesto musicale e culturale di rilievo.

Artmei: al circolo Prometeo la musica accompagnerà opere e performance

Dietro all’evento un obiettivo: costruire un formato che curi l’aspetto musicale ma che si occupi anche di quello artistico per incentivare la partecipazione e l’interesse giovanile per l’arte figurativa e contemporanea. In questo caso la musica avrà il compito di affiancare le esposizioni artistiche per tutta la durata dell’evento. Ci sarà anche spazio per la musica dal vivo il 30 settembre, quando alcuni artisti si esibiranno nell’ambito di “Mi sento Indie”, un nuovo progetto di sviluppo della produzione musicale italiana indipendente, a cura di Radiocoop, Irma records e MEI. Tra gli artisti che si esibiranno: Merysse e Michele Bertasi, Marlò, Walter Piva, Gaspare Bernardi, Anna Luppi, Mud, Cortex, Daniele Isola, Alessandro Spina, Simone Laurino, Federica di Marcello e Federica Messa.
Per quanto riguarda l’aspetto artistico sono stati coinvolti artisti appartenenti a diverse sfere dell’arte contemporanea e figurativa: Annalisa Marchetti (designer e pittrice), Alice Jinno (performer), Alessandro Assirelli (pittore) e Riccardo Carnevali (illustratore); saranno presenti anche opere e lavori di alcuni membri della community appartenente alla realtà bolognese grazie alla collaborazione con Reticolo Zero.

Tommaso Cappelli: “Al Mei un contenuto artistico come non era mai stato fatto prima”

«L’evento nasce da un incontro tra me e Giordano Sangiorgi, da una sua richiesta di collaborazione. L’idea è quella di riproporre per l’Artmei il format di Be Art, e quindi abbiamo deciso di esportare questo format in un contesto diverso, all’interno della grande kermesse musicale che è quella del Mei per creare un evento di contenuto che possa dare la possibilità alla gente di vivere un contesto artistico a 360°. – commenta l’organizzatore dell’evento e ideatore di Atelier Be, Tommaso Cappelli – Saranno presenti pittori, ragazzi e opere dal mondo della pittura e dell’illustrazione grafica e della fotografia. Verrà dato al Mei un contenuto artistico come non era mai stato fatto prima. Un altro obiettivo è poi quello di coinvolgere un luogo come il Prometeo che è poco conosciuto, e quindi cercheremo di riavviare una zona che a Faenza, soprattutto durante il Mei, è si frequentata, ma non troppo caratterizzata».

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