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Scavi a Castel Bolognese: spuntano anche ossa e resti umani

Non sono tornate alla luce solo mura e fondamenta storiche dell’antica torre, ma anche ossa e resti umani riapparsi dopo secoli trascorsi sottoterra. In piazza Bernardi di Castel Bolognese si continua a scavare e “proprio nel giorno in cui sono state consegnate le firme ‘pro fondamenta torre’ – racconta Andrea Soglia curatore del blog Storia di Castel Bolognese – giovedì 22 settembre, vicino alla chiesa di San Francesco sono spuntati almeno due scheletri che ora sono sotto l’attenta osservazione degli archeologi. L’ipotesi più probabile è che siano del Settecento, ma speriamo di saperne di più”. Si arricchisce dunque la testimonianza storica – per quanto si tratti di resti più recenti rispetto alle quattrocentesche fondamenta della torre civica – degli scavi, il cui futuro è ancora difficile da prevedere. Nel frattempo gli archeologi hanno confermato che si tratta di uno scheletro completo al quale si aggiungono due teschi di cui uno ben in vista.

“Sicuramente non sono romani e nemmeno medievali – spiega Andrea Soglia – Per il resto tutto è possibile. Forse solo un antropologo può datarli con certezza assoluta, anche perchè nessun oggetto è stato trovato assieme alle ossa. Un’ipotesi sul campo è che possano essere di inizio Settecento. E questa possibile datazione, accompagnata dal fatto che sembra di trovarsi in presenza di una piccola fossa comune, fa tornare alla mente quanto scrisse lo storico Pietro Costa nel volume ‘Castelbolognese nel Settecento’. Potrebbe essere una spiegazione, ma anche solo una coincidenza”.

Lunedì il tavolo di confronto. Raccolte 461 firme per tutelare gli scavi

scavi-castelloDopo il parere negativo della Soprintendenza, c’è comunque ancora incertezza per quanto riguarda il futuro degli scavi dell’area di piazza Bernardi. Lunedì prossimo, 26 settembre, in Comune si riunirà il tavolo di confronto per discutere su quanto sta avvenendo nel centro storico di Castel Bolognese: saranno presenti i gruppi politici, i rappresentanti delle associazioni, tecnici e storici di riferimento. L’incontro avrebbe dovuto svolgersi già a fine agosto scorso ma è stato poi rinviato. Le petizioni delle scorse settimane – favorevoli alla valorizzazione e tutela del sito – promosse dal blog Storia di Castel Bolognese, hanno nel fratempo raccolto 461 firme che sono state consegnate al Comune. “Hanno firmato alcuni ‘castellani lontani’ (residenti fino all’Alto Adige) – spiega Andrea Soglia tramite la pagina facebook del sito – che a Castello tornano a trovare gli amici o a trascorrere periodi di vacanza, avendo mantenuto un alloggio anche qua. E ha voluto firmare assolutamente anche qualche persona (una quindicina) che a Castello transita abitualmente per lavoro o per fare la spesa. Un grazie a chi ha firmato, a chi voleva firmare e si è dimenticato, a chi è interessato agli scavi ma teme che danneggino i commercianti”.

Anche il Partito Democratico di Castel Bolognese, dopo la lista civica Cambiamo Insieme e altre associazioni locali, si è schierato nelle scorse settimane a favore della valorizzazione degli scavi in piazza Bernardi, nonostante una prima valutazione della Soprintendenza di Ravenna abbia precedentemente suggerito all’amministrazione di chiudere il sito delle fondamenta dell’antica Torre civica, ritenendolo, con tutta probabilità, di non sufficiente rilevanza storico.

 

Foto di Primo Galeati e Lucio Borghesi 

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