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Il Teatro Due Mondi a Bari per la rassegna “Maggio all’infanzia”

Il Teatro Due Mondi di Faenza sbarca a Bari in occasione dell’importante rassegna “Maggio all’infanzia” per mettere in scena “Quelle ragazze ribelli“, ultimo spettacolo nato nel 2017 per la regia di Gigi Bertoni. La compagnia faentina si esibirà il 18 maggio alle ore 16.45 al Teatro Kismet Str. S. Giorgio Martire 22/F, Bari. Questo appuntamento con il Teatro Ragazzi, offre a bambini e ragazzi e a chi li accompagna la possibilità di vivere esperienze nuove. Invitati gli insegnanti da tutta Italia, per ravvivare la stretta relazione tra l’arte per le nuove generazioni e la scuola. In questo contesto e a questa importante vetrina delle produzioni per ragazzi, il Teatro Due Mondi mette in scena l’ultimo spettacolo nato nel 2017

Lo spettacolo “Quelle ragazze ribelli: storie di coraggio”

Due attrici in scena attraversano le storie di donne che hanno vissuto con coraggio il loro tempo e sono state esempio di ribellione contro convenzioni, discriminazioni e stereotipi culturali e che grazie alla loro determinazione hanno realizzato il loro sogno di libertà. Il tono leggero e irriverente, intenso e divertente con cui “le ragazze ribelli” si raccontano e accompagnano il pubblico in un viaggio dalla fine del ‘800 sino ai giorni nostri, fa esplodere sulla scena tutta la loro forza e la loro umanità. Attraverso le storie di Rosa, Teresa, Giulia, Malala, Shymaa, Paula si parla quindi di discriminazioni di genere e di razza, del dramma della guerra, dei soprusi verso i più deboli, di bullismo e della mancanza di libertà di espressione. Questi sono i campi di battaglia su cui le nostre “ragazze” devono combattere; territori di paura sempre attuali che devono diventare spazi di felicità.

Teatro due Mondi: un teatro sociale e visionario

Il Teatro due Mondi è un gruppo teatrale che in oltre 35 anni di attività ha portato sulle scene e nelle strade di oltre trenta Paesi l’invenzione di un teatro che unisce la magia dell’artigianato scenico alla concretezza della contemporaneità riletta attraverso Marquez e Brecht, Orwell e Jarry, le favole per l’infanzia e i canzonieri popolari. Un teatro sociale e visionario, che pone al centro della scena l’attore insieme allo spettatore per conseguire la dimensione popolare. Il segreto di questo fare è l’arte di guardare e osservare la strada e la società, cercando risposte e contenuti racchiusi nella vita quotidiana e nelle persone anche solo incrociando sguardi.

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