Un impiego per 10 donne vittime di violenza grazie ad un progetto SOS Donna/Phillip Morris

Sono 10 le donne vittime di disagio o violenza che hanno trovato un impiego grazie allo sportello di accompagnamento al lavoro, promosso dall’associazione SOS Donna. Avviato lo scorso 3 ottobre, il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno economico della Phillip Morris International (PMI) di Bologna e si concluderà il prossimo 2 giugno. Due realtà apparentemente distanti che hanno dato vita ad un percorso virtuoso rivolto a tutte quelle donne vittime di violenza maschile, che devono riprogettare la loro vita e inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro.

I numeri del progetto

Da ottobre 2016 a maggio 2017, sono state 29 le donne che si sono rivolte allo sportello di accompagnamento e orientamento al lavoro dell’associazione SOS Donna, di cui 10 hanno poi trovato un impiego. Del totale, 16 usufruivano del servizio per la prima volta e 3 di loro non provenivano da situazioni di maltrattamento ma di disagio. L’età media delle donne partecipanti è stata 30-45 anni, quasi tutte residenti nel comune di Faenza e in maggioranza italiane.
Il report finale ha messo in evidenza che per 16 di loro sono state alcune difficoltà oggettive a non permettere la finalizzazione di un impiego, tra cui la scarsa conoscenza della lingua italiana, la presenza di figli piccoli o la mancanza di mezzi di trasporto con cui potersi recare a lavoro. Durante gli incontri, è stato dato loro supporto nella redazione di curricula, oltre a vere e proprie simulazioni di colloqui di lavoro.

Uno spazio di condivisione da cui ripartire

Il percorso portato avanti con lo sportello “ha voluto creare uno spazio diverso per le donne, dove poter condividere il proprio vissuto e ritrovare la propria identità – racconta la presidente di SOS Donna Antonella Oriani. In aggiunta ai corsi di formazione, abbiamo attivato anche laboratori motivazionali perché spesso capita che raggiunto l’obiettivo dell’impiego, la donna non sia in grado di accettarlo a causa di una non consapevolezza delle proprie potenzialità e capacità. Non siamo un centro per l’impiego, ma uno spazio di condivisione dove la ricerca del lavoro si unisce alla ricerca personaleconclude la presidente.  Il progetto ha previsto inoltre l’attivazione di tre tirocini al momento in corso d’opera e il finanziamento di due patenti di guida, strumentali all’ingresso nel mondo del lavoro per le donne costrette ad allontanarsi dai luoghi legati a maltrattamenti e disagio.

L’impegno sociale di Phillip Morris International

Una tematica di carattere sociale di genere importante, che incontra la filantropia di una grossa multinazionale americana installata nel territorio bolognese. L’amministratore delegato della sede italiana, Mauro Sirani Fornasini, si dice molto felice di aver contribuito al progetto, auspicando la sua replica anche in altre sedi. Oltre ad essere improntato alla ricerca materiale di un impiego, il progetto “si rivolge al benessere delle persone e permette loro di esprimere capacità e talenti che spesso le persone vittime di maltrattamenti non si riconoscono, a causa dell’assenza di autostima che deriva dalla situazione di disagio vissuta” spiega Sirani Fornasini. Un percorso rivolto quindi ad aiutare le donne a “recuperare la conoscenza di loro stesse e sentirsi più forti perché purtroppo il dominio esiste, ma è possibile uscire dall’assoggettamento” conclude il CEO.

SOS Donna da anni a servizio del territorio

L’associazione faentina è da anni attiva sul territorio con progetti rivolti principalmente a tematiche di genere. “Grazie alla sua dinamicità e capacità di coinvolgere realtà esterne alle questioni sociali, come appunto il progetto con PMI, può dirsi un vero e proprio punto di riferimento per il territorio – spiega l’assessore alle Pari Opportunità e al Sociale Claudia Gatta. “L’Unione Romagna Faentina le ha assegnato un servizio che si occupa di temi della violenza di genere. Cruciale è il suo apporto anche nel progetto portato avanti con l’Unione e l’Associazione ravennate M.uo.viti, che opera su tematiche legate ad interventi di prevenzione e trattamento degli uomini con comportamenti violenti nell’ambito delle relazioni affettive” conclude l’assessore. Sempre grazie al supporto di Phillip Morris, è stato inoltre aperto un uno sportello lavoro a Riolo Terme, per raccogliere il bacino di utenza dei paesi limitrofi.

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