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Contratti della Scuola Sarti: la replica dell’Amministrazione comunale di Faenza a Cericola

«In riferimento all’articolo pubblicato dal Resto del Carlino in data 19 giugno 2020 dal titolo “Sarti, irregolarità nei rapporti di lavoro”, l’Amministrazione comunale di Faenza replica così al capogruppo di Rinnovare Faenza, Tiziano Cericola. «Premesso che collaborerà senza timore con la la massima sollecitudine a ogni eventuale accertamento diretto ad acclarare l’assoluta insussistenza delle ipotesi formulate dal consigliere Cericola – si legge nella nota – esprime la propria deplorazione per i toni usati e gli apprezzamenti e le paventate accuse, del tutto ipotetiche, contenute nell’articolo. Appare invero alquanto anomalo e discutibile che proprio in questo particolare momento di emergenza, e ricercando la risonanza dei mezzi di stampa, venga comunicata la presentazione di esposti relativi a presunte irregolarità relative a circostanze a lui già note da tempo».

“Da Cericola utilizzati giudizi offensivi”

«È naturalmente facoltà e diritto di ogni cittadino attivarsi per la segnalazione di presunte irregolarità – prosegue la nota – è invece di certo profondamente scorretto e spiacevole che, con tale occasione, si trascenda nell’espressione di giudizi offensivi, tanto più se dispensati subdolamente con l’uso della forma condizionale, nel chiaro intento di arrecare impunemente, prima e al di sopra di qualsivoglia competente verifica, un effettivo danno all’immagine di chi opera quotidianamente con dedizione e passione, nel settore di competenza, nell’interesse della collettività. Spiace altresì rilevare che in ben due pagine di complicate elaborazioni, citazioni e conteggi non una sola parola sia stata formulata quanto meno per dare atto che la Scuola di Musica Sarti è una istituzione importante della città, che funziona e ha successo, grazie ai suoi insegnanti, ai suoi allievi e alle sue famiglie. Al contrario, l’esposizione finisce col gettare discredito su una realtà educativa preziosa, che fa parte della storia culturale della città, e che è tale grazie ai suoi docenti, dipinti come numeri e quasi come mercenari, mentre sono in primo luogo educatori, come le famiglie faentine ben sanno».

«L’amministrazione comunale – conclude la nota – si batterà con forza per mantenere alto il rispetto verso tale istituzione, affinchè decenni di impegno e passione, da parte di tutti, non vengano infangati per ragioni che ben poco hanno a vedere con l’interesse della Scuola. Per questi motivi l’amministrazione comunale, nell’esprimere rammarico per quanto pubblicato e per i toni usati, esprime la propria vicinanza alla Scuola di Musica Sarti, ribadisce il proprio impegno a tutelarne il buon nome e respinge con serenità le illazioni contenute nel richiamato articolo, riservandosi se del caso ogni opportuna azione per la tutela dell’immagine propria, delle proprie istituzioni e dei propri collaboratori».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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