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Romagna Tech: 78 progetti messi in campo per le startup nel 2018

Un epicentro per l’innovazione romagnola che sta già dando frutti importanti sul territorio. Assemblea di fine anno per Romagna Tech, società formalmente costituita a febbraio 2018 dall’integrazione tra Romagna Innovazione e Centuria. «Il bilancio di questi primi mesi di attività – commenta Enrico Sangiorgi, presidente di Romagna Tech – è certamente positivo. L’integrazione tra competenze e ambiti di attività porta a risultati interessanti, a un’offerta di servizi più efficiente e approfondita a favore delle imprese. Gli obiettivi per il 2019 – prosegue – sono l’ampliamento della compagine sociale, con l’ingresso di nuove imprese rilevanti dei settori produttivi del territorio romagnolo, e l’aumento del valore aggiunto della partecipazione in Romagna Tech, consolidando i rapporti di conoscenza e collaborazione con i soci».

Altre imprese si associano alla società consortile nata nel febbraio 2018

In linea con gli obiettivi 2019, è imminente l’ingresso nella compagine sociale delle imprese Macifin di Lugo, Pieri di Pievesestina di Cesena, Vem Sistemi di Forlì e Sofos di Imola. Un ottimo risultato che si aggiunge ai numeri messi a segno dalla società nei suoi primi dieci mesi di vita. A sintetizzare i risultati raggiunti quest’anno è Alessandra Folli, direttore-Servizi per il territorio: «L’attività commerciale 2018 si è concretizzata con 78 proposte/progetti di servizi per startup e imprese, oltre che a bandi o gare pubbliche; 44 sono state acquisite e 28 sono in fase di valutazione, su temi come industria 4.0, reti di sensori, visione artificiale, dispositivi e macchine Iot (internet of things), tecnologie per l’agroindustria, economia circolare, materiali innovativi, cultura e turismo. Oltre l’80% delle attività – sottolinea – sono state realizzate a favore di imprese romagnole, ravennati e forlivesi-cesenati in egual misura, a dimostrazione del forte focus territoriale della società».

A Faenza arriverà un Open Lab in collaborazione con Unibo

Tra le funzioni di Romagna Tech c’è anche quella di diffondere cultura dell’innovazione attraverso eventi e workshop, organizzati anche in collaborazione con altre realtà e istituzioni del territorio (Festival della Cultura Tecnica 2018, Bassa Romagna in Fiera, Conselice impresa, ecc). In questo ambito, sono state in totale trenta le iniziative, che hanno visto la partecipazione di oltre 1.000 persone, tra cui 200 imprese e 220 studenti. In programma c’è anche la realizzazione dell’Open Lab, un laboratorio didattico-sperimentale plurifunzionale che avrà sede presso l’incubatore Torricelli di Faenza, e che vedrà un coinvolgimento diretto dell’Università di Bologna per l’attività di gestione ed esercizio.

In tutto 13 le startup di Romagna Tech tra Faenza e Lugo

Infine l’attività svolta sul fronte startup, sviluppata con servizi di consulenza per il business planning, l’attività di networking con investitori e altro. Sono 13 quelle attualmente insediate nei due incubatori gestiti da Romagna Tech, nove al Torricelli di Faenza e quattro a U-Start della Bassa Romagna. «Per noi – afferma Nadia Carboni, dirigente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna – è fondamentale avere sul territorio uno strumento che aiuti la nascita e il consolidamento di nuove imprese. Proprio in questi giorni è stata pubblicata una nuova call, per la selezione di tre startup da insediare nel nostro incubatore». Alcune partnership arricchiscono il network col quale Romagna Tech può supportare le startup. Tra queste, il Premio Marzotto, Start Cup Emilia Romagna, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Italia Startup, Coopstartup Romagna, Upidea.

Radoff, startup incubata a Faenza che corregge i livelli di radon nell’ambiente

Un esempio tangibile del lavoro svolto in questo campo è quello presentato da Domenico Cassitta, Ceo di Radoff, una startup innovativa che monitora e corregge i livelli di radon, gas nocivo presente naturalmente nel suolo, negli ambienti chiusi. «Romagna Tech – afferma Cassitta – ci sta affiancando a 360 gradi, con spazi attrezzati presso l’incubatore Torricelli, supporto alla crescita organizzativa della startup e consulenza specialistica per lo sviluppo tecnologico del nostro prodotto». Approfondimenti tecnologici, progettazione su bandi di interesse, networking saranno al centro delle attività anche nel 2019, assieme all’ampliamento del mercato e delle competenze ingegneristiche interne in settori in forte sviluppo, come l’industria della salute e benessere e l’agroalimentare.

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